musica
Alessandro Niccoli
Raffaello Monterosso
. Il vocabolo ricorre solo nel Convivio, in accezioni che gli sono proprie anche oggi.
Come sostantivo astratto, indica l'arte che si esprime per mezzo [...] 17v-18r, il testo di Summae Deus con melodia propria, che qui presentiamo trascritta sulla base della quantità prosodica: ogni strofa tetrastica è costituita di quattro dimetri giambici acatalettici, con la lunga irrazionale quasi costante sul primo ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] questi indici sono stati studiati. Si tratta di fenomeni connessi all’andamento intonativo, ma anche ad altri fatti prosodici. Per quanto riguarda l’intonazione, si può osservare e descrivere l’influenza della varietà regionale sulla realizzazione di ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] sembrerebbe invogliarci a collocare la non-congruenza fra le due linee, quella naturale (l'"usus loquendi") e quella prosodico-musicale (come nelle "cantilenae" generalmente intese col valore di poesie per musica in lingua volgare), in un ambito ...
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essere
Riccardo Ambrosini
1. Le circa 7780 attestazioni dei quasi 125 tipi formali del verbo e. - incluse le forme polisillabiche con apocope della vocale finale, quelle monosillabiche con epitesi di [...] aspetto; VIII 45 grazïoso fia lor vedervi assai; Pd III 40 grazïoso mi fia se mi contenti / del nome tuo, o dell'enfasi prosodica di alcuni inizi di proposizione, come in Vn XIII 2 buona è la signoria d'Amore (v. 5.1.3.), e, nella prosa trecentesca ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] italiano è quella di definire il dominio della parola fonologica (➔ parola italiana, struttura della). La parola fonologica o prosodica (Hall 1999) è un costituente della gerarchia fonologica, di grado più elevato della sillaba e del piede metrico ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] aperture paesistiche, appartengono allo stesso ordine d’affetti mediati e riflessi, strettamente contrappuntati dalla perspicuità sintattica e prosodica. Ma, poiché la forza di una satira, come tale, è soprattutto in ragione della sua efficacia ad ...
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mi (me, m', mee, mel, men)
Riccardo Ambrosini
1. Le forme oblique del pronome di I singol. comprendono quelle toniche, me, usata dopo preposizione tranne in un limitato numero di casi in alcuni dei quali [...] tra tien e mi, come in If XIX 93 Viemmi retro); èmmi, " mi è " (Pd XXV 86) è richiesto dalla congiunzione e, e soltanto prosodica sembra la causa di femmi, all'interno di Pd XXIV 56. Delle 26 forme in -ommi, rimano tra loro mandommi e riguardommi (Pd ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] S'è visto come il passaggio dalla musica classica alla cristiana si possa meglio comprendere nel passaggio da basi prosodiche a basi dinamiche: la più ardente musicalità degli orientali sveglia nei "volgari" d'Occidente il fremito della nuova libertà ...
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Costantino e il potere papale post-gregoriano
Ju¨rgen Miethke
Poco prima della morte (intorno al 1150) Bernardo di Chiaravalle dedicava lo speculum papale De consideratione a papa Eugenio III, nel quale [...] sono riportati (nell’edizione di Venezia 1584, 795).
140 I versi zoppicanti nell’originale non contengono né l’eleganza prosodica del Petrarca né la sua dura critica del poeta nei confronti del papa.
141 Il canonista bolognese Raffaele de Fulgosiis ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...