EROLI, Giovanni
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Narni (od. prov. di Terni) il 17 nov. 1813 da Francesco dei marchesi Eroli e da Luisa Tani di Cannara, in una famiglia patrizia narnese, che aveva avuto [...] condiscepolo Gioacchino Pecci, con cui si trovò spesso a rivaleggiare per il titolo di "imperator" nelle gare scolastiche di prosodia e di latino che vi si svolgevano fra "romani" e "cartaginesi": lo rivedrà dopo settant'anni, sommo pontefice, quando ...
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GIUSTO da Urbino (al secolo Jacopo Curtopassi o Cortopassi)
Giovanni Pizzorusso
Nacque a Matraia, presso Lucca, il 30 ag. 1814 da Giuseppe e da Teresa Scolastica Guidi. Aveva appena sedici anni quando, [...] Propaganda Fide.
In questi anni G. redasse la grammatica ge'ez e anche alcune composizioni poetiche e studi sulla prosodia, nonché il dizionario etiopico-francese-amarico, elaborato anche sulla base di informazioni di prima mano fornite dai letterati ...
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BOCCIA, Severino
Giulio C. Lepschy
Nacque ad Ascoli Satriano in provincia di Foggia nel 1620 (della famiglia non sappiamo nulla perché l'Archivio capitolare di Ascoli Satriano, coi libri parrocchiali, [...] confronto, l'identità delle rime e la diversità dell'argomento.
Il B. lasciò anche opere inedite: un trattato di prosodia, un corso di filosofia, e forse altri lavori oggi perduti (Armellini, Morcaldi, Guillaume). All'abbazia della Cava si conservano ...
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PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] dei filologi europei, portando Torino nella patria del rinnovamento degli studi classici. Nel 1818 pubblicò il trattato De prosodia di Teodosio d’Alessandria, ristampato nel 1820 in calce all’edizione lipsiense dell’Etymologicum di Orione curata da ...
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DE VIT (Devit), Vincenzo
Dante Nardo
Nacque a Mestrino, in provincia di Padova, il 10 luglio 1811 da Giovanni, negoziante, e da Elisabetta Carturana; a Padova, nel ginnasio erariale di S. Stefano (oggi [...] il D. avviava contemporaneamente la compilazione; la separazione fra l'aspetto "materiale" della parola (ortografia, etimologia, prosodia) e quello "formale" (semantica, con la distinzione sempre osservata fra significato proprio, generale o speciale ...
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CIVELLI (Civellius, Clavellius), Francesco Giovanni
Roberto Ricciardi
Nacque a Cantù verso la metà del sec. XV da Stefano e Paola Tanzi, che apparteneva a una famiglia di antica nobiltà.
Stando alle [...] C. si ispira a Orazio e Prudenzio, negli Hendecasyllabi a Catullo, nelle elegie a Ovidio. La lingua è accurata, la prosodia è rispettata, ma non si va oltre una decorosa imitazione dei classici. Un maggior interesse documentario presentano i numerosi ...
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DALLE FOSSE, Giovanni Pietro (Pierio Valeriano; Bolzanio Pierio, Valeriano)
Vera Lettere
Nacque a Belluno nel 1477 da Lorenzo, di professione fabbro, fratello dell'illustre grecista Urbano Dalle Fosse [...] trova alla Bibl. naz. Vittorio Emanuele II di Roma (Fondo Vittorio Emanuele, ms. 368). Contiene un trattatello di prosodia latina e citazioni di sentenze e pensieri di Terenzio, Virgilio, Orazio, Giovenale, Ovidio. Un'altra opera inedita, illustrata ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...