Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] inizio della successiva, nessuno di essi perde la propria realtà e fisionomia (un particolare tipo di iato è il cosiddetto iato prosodico: nell’incontro di sillabe finali in -m o lunghe, compresi i dittonghi, con inizio vocalico o in h di parola, non ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] perché [pfr] non si può trovare all’inizio di una parola e [rp] non si può trovare alla fine).
Altro dominio prosodico è il piede, che corrisponde normalmente all’intervallo tra una sillaba forte (per es., portatrice di accento primario) e una o più ...
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Linguistica
Nella prosodia delle lingue classiche si dice b. la vocale, e quindi la sillaba, che nella pronuncia ha durata minore della vocale lunga; poiché nella metrica greco-latina è ammessa, in taluni [...] casi, la sostituzione di due b. a una lunga, si suole convenzionalmente attribuire alla b. il valore di un tempo, alla lunga il valore doppio, anche se probabilmente era un tempo e mezzo. La b. si indica ...
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Grammatico (Palermo 1628 - ivi 1691), gesuita (dal 1644), autore tra l'altro di una Prosodia italiana (1682), dizionario di pronuncia e soprattutto di accentazione, più volte ristampato fino al sec. 19º. ...
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Monaco (sec. 12º), autore di opere grammaticali: Introductiones de notitia versificandi, con elementi di prosodia, di metrica e di ritmica; De primis syllabis, sulla quantità delle sillabe radicali; Introductiones [...] dictandi, compendio di regole per lo stile prosastico; Registrum, serie di epistole riferentisi alla Curia, redatte come esempî pratici di stile curiale ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] teorici si parli di accento di sintagma quando ci si riferisce a un accento in corrispondenza di un confine prosodico piuttosto che di una sillaba portatrice di accento primario; ➔ curva melodica).
In senso generico il termine accento può anche ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] Jakobson (1966; cfr. anche Jakobson & Halle 1956) aveva posto la quantità, al pari dell’➔accento, tra i tratti prosodici o soprasegmentali, dal momento che il loro dominio è superiore al singolo fonema.
La nozione di quantità è intrinsecamente ...
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Linguaggio artificiale, costituito con lessico in parte volgare o dialettale e in parte latino, ma con morfologia, sintassi, metrica e prosodia latina. Ha le sue prime manifestazioni nella letteratura [...] burlesca medievale (canti goliardici; sermons joyeux; farces), ma assume fisionomia definita solo verso la fine del 15° sec. in Italia, e si fissa col Baldus di T. Folengo, che inaugura un vero e proprio ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] i binocoli (b; fig. 11). La frase può essere scandita in due sintagmi intermedi in entrambe le letture. Ma solo se il confine prosodico cade dopo donna, come nella fig. 10, il significato inteso è (a); altrimenti, il significato è (b).
Uno dei ruoli ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] e il ➔ settenario un verso di 7 sillabe recante l’ultimo accento sulla sesta, solo l’applicazione delle convenzioni ritmico-prosodiche consente di non considerare l’endecasillabo dantesco «la somma sapïenza e ’l primo amore» (Inf. III, 6) un verso di ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...