La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] significato simbolico che gli compete nel quadro dell'intera teoria.
La lunga trattazione del ritmo affronta i principî della prosodia, del ritmo e le loro relazioni, la definizione delle strutture ritmiche di base e la loro combinazione negli otto ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] alla stilistica (ripresa nell'App. IV, iii, p. 490), nonché alla metrica (ripresa nell'App. V, iii, p. 453) e alla prosodia. Sui generi letterari, oltre alla voce genere letterario, si possono leggere, tra le altre, le voci canzoni di gesta, commedia ...
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VERSO LIBERO
Mario Praz
. Nome assai controverso col quale si sono designati nelle letterature moderne (da circa il 1887 in poi) i tentativi di rendere nel movimento verbale l'esaltazione lirica in [...] , poesia che prende l'abbrivo dal Whitman, poi nelle Laudi, soprattutto nella Laus Vitae che è come lo sviluppo della prosodia "barbara" carducciana nel senso del verso libero, e nelle odi d'Alcyone (La poggia nel pineto, Il Novilunio, ecc.) che ...
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SIMBOLISMO fonetico
Giacomo Devoto
Corrispondenza dei suoni e del significato di una parola. Il simbolismo fonetico può essere considerato sotto tre aspetti. Il primo è quello che riguarda le origini [...] e con s sonoro, valore di sillabe aperte e di sillabe chiuse, ecc. Rientrano infine nel simbolismo fonetico questioni di prosodia e di clausole: e come quei che con lena affannata, endecasillabo con accenti su quarta e settima, particolarmente adatto ...
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Pseudonimo del poeta francese Alexis Saint-Léger Léger (Saint-Léger-les-Feuilles, Guadalupa, 1887 - Giens, Varo, 1975), noto anche, in diplomazia, col nome di Alexis Léger. Discendente da coloni francesi [...] la suggestione del linguaggio biblico, S.-J. P. si avvale di un lessico preciso e a volte raro per celebrare in una prosodia solenne, capace di elevarsi all'epopea, i valori della civiltà e le conquiste dell'uomo. Nel 1960 gli fu assegnato il premio ...
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Poeta cristiano latino, della cui patria ed età molto si discute. È autore di Instructiones, serie di 80 poesie, in due libri, il primo contro pagani e giudei, il secondo d'ammonimenti ai cristiani; e [...] l'Apostata. La lingua, lo stile e la sintassi sono barbari; la metrica, vorrebbe arieggiare la classica, ma con ignoranza della prosodia (solo negli ultimi due piedi dell'esametro è mantenuta l'accentuazione fissa; ma in luogo del dattilo si ha il ...
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L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] talk manifesta modalità di enunciazione che lo distinguono dal modo di rivolgersi a nativi della stessa lingua. Sul piano della prosodia, per es., la pronuncia è lenta e cadenzata, le parole sono staccate, le pause lunghe e numerose, il volume più ...
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FRASEGGIO, FRASEGGIARE
Guido Pannain
. Termini musicali più comunemente usati dagli esecutori per indicare la messa in particolare rilievo degli elementi espressivi del discorso musicale i quali costituiscono [...] ritmo, il fenomeno generale del movimento sonoro, e quell'elemento particolare della misura musicale che i grammatici della prosodia classica chiamavano "piede". Gli elementi della frase musicale, come quelli del verso, vengono anch'essi limitati da ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] 2 e 3. In tal senso, il termine soprasegmentale (coniato da Hockett 1942) ricopre un ambito simile a quello di ➔ prosodia (di Firth 1948) e di prosodema (di Hjelmslev 1936).
Secondo una tipologia proposta da Trubeckoj (1939), i tratti soprasegmentali ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] , qualche): ad es., io e [tː]e, ho [fː]ame.
Il primo tipo di raddoppiamento sintattico è detto anche prosodico (➔ prosodia), perché avviene in base a uno specifico condizionamento di tipo accentuale; il secondo è considerato di tipo morfologico, dal ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...