Linguaggio e globalizzazione
Benedetta Baldi
Leonardo M. Savoia
Il termine globalizzazione designa un insieme di processi d'integrazione in campo socioeconomico e nelle comunicazioni che si è affermato [...] sostituzione di una lingua a un'altra e l'acquisizione di prestiti, ma anche nei modi di parlare, nella prosodia, come anche nelle modalità pragmatiche dell'interazione comunicativa, nell'abbandono di registri tradizionali e così via. È stata seguita ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] regole pratiche per la corretta pronuncia o per l’interpunzione (Dell’ortografia italiana di Daniello Bartoli, 1670; La Prosodia italiana di Placido Spatafora, 1682).
L’espansione dell’italiano nell’età barocca si può ricostruire a partire da ...
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DE VIT (Devit), Vincenzo
Dante Nardo
Nacque a Mestrino, in provincia di Padova, il 10 luglio 1811 da Giovanni, negoziante, e da Elisabetta Carturana; a Padova, nel ginnasio erariale di S. Stefano (oggi [...] il D. avviava contemporaneamente la compilazione; la separazione fra l'aspetto "materiale" della parola (ortografia, etimologia, prosodia) e quello "formale" (semantica, con la distinzione sempre osservata fra significato proprio, generale o speciale ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] al ‘qui e ora’ dell’esperienza del bambino.
La semplificazione è accompagnata da tecniche di chiarificazione che tramite la prosodia, la ridondanza e le sequenze di conferma aiutano la percezione di segmenti significativi nel discorso dell’adulto ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] le varianti monottongali compaiono in posizione interna.
L’alternanza monottongo-dittongo sulla base di variabili prosodico-sintattiche (➔ prosodia) – registrata già da Rohlfs (1966: § 12) nell’Italia meridionale più che nell’Italia settentrionale e ...
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MUSSATO, Gianfrancesco
Paolo Pellegrini
– Nacque a Padova il 3 settembre 1533 da Alvise, discendente del celebre preumanista Albertino.
Benché si ignori con chi abbia svolto i primi studi, è certo che [...] in più redazioni, che documentano un inesausto lavoro di limatura. Nel complesso Mussato mostra un’ottima padronanza di prosodia e metrica e raramente si lascia sfuggire errori. Tra i destinatari o i committenti dei suoi epigrammi emergono alcune ...
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CIVELLI (Civellius, Clavellius), Francesco Giovanni
Roberto Ricciardi
Nacque a Cantù verso la metà del sec. XV da Stefano e Paola Tanzi, che apparteneva a una famiglia di antica nobiltà.
Stando alle [...] C. si ispira a Orazio e Prudenzio, negli Hendecasyllabi a Catullo, nelle elegie a Ovidio. La lingua è accurata, la prosodia è rispettata, ma non si va oltre una decorosa imitazione dei classici. Un maggior interesse documentario presentano i numerosi ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] dei testi liturgici; scrittura fondata su quei segni ecfonetici, o "di lettura", derivati in parte dai segni dell'antica prosodia, che ci hanno tramandato i precursori della notazione.
I segni ecfonetici, quali si trovano nei manoscritti dal sec. VI ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] da cui guardare al mondo e a se stesso. Si tratta di una quindicina di poemetti caratterizzati da un’originale prosodia, fondata – spiega la Nota metrica – sulla scansione variata di quattro accenti. Il verso bacchelliano si avvicina così ma anche ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] voce i sentimenti e gli affetti dell'animo" (pp. 60, 106); le saranno dunque proprie non le leggi matematiche, ma quelle della prosodia; sostiene infine che non vi è "neppur una sola regola di contrappunto che non sia falsa, o mal intesa" (p. 10 ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...