GARRONE, Dino
Daniela Carmosino
Nacque a Novara il 2 marzo del 1904, da Giuseppe e Maria Antonietta Mercalli in una famiglia di origine piemontese che ben presto si trasferì a Pesaro, dove il G. compì [...] Russo nell'edizione da lui curata di G. Verga del G.: Pensieri zoppi, 1922; Resurrezione, 1922. Fra le pubblicazioni postume ricordiamo: Prose, a cura U. Fagioli, Ancona 1934; L. Bartolini, Lettere di G., in La Ruota, II (1938), 3, p. 69; Lettere, a ...
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BRACCI, Pietro
Piero Treves
Nato a Roma, pronipote dell'omonimo scultore settecentesco, da Andrea e Faustina Righetti il 29 maggio 1864, benché si laureasse in giurisprudenza e nella pratica della vita [...] senso storico-politico, da tardo neo-guelfo, ereditò e discusse altresì i problemi della metrica barbara e della prosa italiana, pur senz'avvedersi di contraddire così all'indiscriminata e probabilmente politico-pratica ammirazione per il D'Annunzio ...
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GIANNONE, Pietro
Domenico Proietti
Nacque a Bisignano, nel Cosentino, il 19 nov. 1806, da Luigi e Raffaella Astorino, in una famiglia della piccola nobiltà. Il padre, di principî liberali (e in seguito [...] di un calabrese (Napoli 1863), nel quale, oltre al citato discorso sulla Divina Commedia, sono ripubblicate tra l'altro le prose Tributo alla tomba di una madre e l'Elogio storico-morale del beato Angelo da Acri (ibid. 1837). Tra le liriche di varia ...
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DATI, Niccolò
Paolo Viti
Nacque a Siena da Agostino e da Margherita Angiolieri nel 1458: risulta, infatti, battezzato l'8 agosto di quell'anno (Archivio di Stato di Siena, Biccherna 1133, c. 212v).
Sulle [...] .
Per quanto riguarda, infine, la produzione più strettamente poetica del D. (tutta in latino come gli scritti in prosa) a noi pervenuta., e complessivamente assai ridotta, è da segnalare che nel manoscritto fiorentino Riccardiano 991, alle cc. 61r ...
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PALEOTTI, Camillo
Irene Iarocci
PALEOTTI, Camillo. – Nacque probabilmente nel 1482 da Vincenzo, giurista, e da Dorotea Foscherari, sposata da Vincenzo in seconde nozze dopo la morte della prima moglie [...] vedere le sue opere; nomina un suo inno a s. Francesco, una apoteosi virgiliana, degli epigrammi e delle opere in prosa. Pierio Valeriano lo descrive come «giovane dotato di somma eleganza nelle lettere» (1829, p. 55 s.).
Attraverso Bembo e Fregoso ...
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ASINARI, Federico
Claudio Mutini
Nacque sulla fine del 1527 o nella prima metà del 1528, da Francesco, conte di Camerano, e da Lucrezia Torelli. Incerto è il luogo di nascita, sebbene in atti pubblici [...] sulla narrativa del modello boccaccesco, non riuscendo pienamente nell'intento: ché sovente si contenta di verseggiare la prosa della novella conferendo alla tragedia un carattere di staticità in contrasto con le fondamentali esigenze della ...
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MARCIANO, Girolamo
Marco Leone
Nacque a Leverano, presso Lecce, presumibilmente il 28 nov. 1571, da Merante (o Merate) e Natalizia Fapane.
Studiò medicina a Napoli con Bernardino Longo e Francesco Mezzapinta; [...] delle tematiche, la Descrizione si distingue per la compattezza dell'impianto strutturale e per l'uso di una prosa nitida e di uno stile lineare, che tendono alla divulgazione. Con queste caratteristiche la Descrizione rappresentò il fondamentale ...
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BELLONCI, Goffredo
Arnaldo Bocelli
Nato a Bologna il 5 sett. 1882 da Giuseppe, ordinario di embriologia e istologia in quella università, e da Argia Facchini che morì dandolo alla luce, a sei anni rimase [...] scritto in, quegli anni, e rigorosamente ragionato, ma parziale perché condotto dal punto di vista della poesia pura e della prosa d'arte. E informano lo studio su Il teatro del Novecento, compreso nel volume collettivo Storia del teatro italiano, a ...
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GAZANO (Gazzano), Michele Antonio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 30 sett. 1712 da Paolo, di famiglia oriunda di Nucetto, e da Anna Teodosia Capelli di Bra. Dei primi [...] notte buona (Torino 1788), da El pastor de la noche buena di J. Palafox. Quell'opera era composta di venti capitoletti in prosa, e di eguale numero avrebbero dovuto essere i canti del G., che però poté giungere solo alle prime sedici stanze del canto ...
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ARRIGO da Settimello
Angelo Monteverdi
Poeta latino vissuto a Firenze alla fine del sec. XII. Dal solo poema che di lui si conosce si possono trarre, in mancanza d'altri documenti, le poche notizie [...] , imitandola, le contrappone, con aperto intento religioso, un più ampio poema latino. Durante il Trecento due anonimi la traducono in prosa toscana; e l'uno di quei due Arrighetti divien poi un "testo di lingua". Il poema originale, a partire dal ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).