CAGGIO, Paolo
SSantangelo
Nacque a Palermo nel primo quarto del sec. XVI.
Della sua appartenenza a nobile famiglia dà testimonianza, in una lettera all'Aretino, Ottaviano Precone, vescovo di Monopoli, [...] U. Gobbi, L'economia politica negli scritt. italiani del sec. XVI-XVII, Milano 1889, pp. 24-26; L. Natoli, P. C., in Prosa e prosatori siciliani del sec. XVI, Palermo 1904, pp. 35-79; L. Sorrento, Il letterato palermitano P. C. ..., in La diffusione ...
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PINCIO, Giano Pirro
Benedetta Valtorta
PINCIO (Penci, Penzi), Giano Pirro. – Nacque a Canneto sull’Oglio (Mantova) da Domenico di Giovanni e da Giovanna Fiera, verosimilmente nel terzo quarto del XV [...] un eloquente titolo, Clesiada; infine, le due opere in prosa, che troveranno una collocazione editoriale unificata nel volume a stampa sua grandezza e forza espressiva. Le due opere in prosa del Pincio furono tradotte in volgare nel XVII secolo da ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] nel Rinascimento chi lo uguagliasse come prosatore; alla sua poesia può essere accostata solo quella del Poliziano. Oltre all'ed. delle prose curata da P. Summonte con la collab. di I. Sannazzaro (5 voll., Napoli 1505-12) e a quella degli Opera (4 ...
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Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, od. Pienza, 1405 - Ancona 1464). Di nobile ma decaduta famiglia senese, indirizzato a studî giuridici, fu scrittore e abbreviatore al Concilio di Basilea e si pose [...] miniati. Scrisse liriche latine amorose (Cinthia, 1427 circa) e una commedia, Chrysis; migliore l'altra opera in prosa, De duobus amantibus historia, per la penetrazione psicologica, le descrizioni di ambiente e il limpidissimo latino, che ebbe ...
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Uomo politico, storico e letterato (Padova 1261 - Chioggia 1329); il più eminente tra quei letterati di Padova che si indicano con il titolo di preumanisti. È considerato, con Giovanni Villani e Dino Compagni, [...] , attraverso i tre regni di oltretomba che ha suggestive analogie con la Divina Commedia, 17 Epistolae, ecc.; in prosa, due dialoghi filosofico-morali (De lite inter Naturam et Fortunam e Contra casus fortuitos) e una Evidentia tragoediarum Senecae ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] , per il rilievo dato dal primo alla distinzione stilistica e funzionale tra il linguaggio della poesia e quello della prosa).
La grandezza di Paolo Sarpi
Paolo Sarpi fu indubbiamente in questo periodo il maggiore storico italiano, oltre che una ...
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DATI, Gregorio (Goro)
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 15 apr. 1362 - come egli stesso racconta nel suo Libro segreto, prezioso opuscolo di ricordi sulla sua famiglia e la sua attività commerciale - dal [...] . Ma la narrazione non si discosta, in genere, da un'arida elencazione di serie di date e di fatti trascritti in una prosa per nulla vivace, che tradisce distacco e freddezza, anche spirituale, di fronte agli avvenimenti di volta in volta narrati con ...
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ALFANO
Anselmo Lentini
Personaggio di primo piano nella storia salernitana e cassinese del sec. XI, come pure nel quadro della vita letteraria, che segnò in quel tempo una mirabile fioritura. Nato a [...] può ritenersi quella pubblicata dall'Ughelli. Pare indubbio che lo stesso A., nel carme a Pandolfo, parli anche di un'opera in prosa per s. Sabina: verosimilmente una Vita per le lezioni liturgiche dei notturni; ma non ci è giunta. Il sermone su s ...
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Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] un isolarsi dai mali del presente. Questo si avverte anche nelle sue predilezioni stilistiche. L. si prefisse nella sua prosa il modello ciceroniano e se non sappiamo bene in che consistesse la patavinitas (una specie di provincialismo linguistico di ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] alla nostra letteratura, generando risultati d'arte che hanno consentito, per limitarci all'esempio più vistoso di prosa novecentesca, di iscrivere il pastiche gaddiano al culmine di una tradizione secolare. Infatti, il 'pasticciaccio' che farcisce ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).