Pseudonimo dello scrittore Danilo Lebrecht (Verona 1893 - Glion-sur-Montreux 1958). Fece parte del gruppo della Ronda, e il suo romanzo Viaggio attraverso la gioventù (1923) resta notevole documento di [...] fra narrativa e critico-lirica. Scrisse alcune raccolte di poesie e si interessò alla prosa del Seicento e del Settecento italiano, in partic. di L. Magalotti (1924). Rifugiatosi, in seguito alle discriminazioni razziali, in Inghilterra, diresse ...
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Narratore portoghese (Lisbona 1901 - ivi 1980). Esule dal 1935, visse fino al 1957 negli USA e in Brasile. Aderì al movimento letterario della rivista Presença. In una prosa lineare e lessicalmente ricercata, [...] unendo analisi psicologica e critica socio-politica, ha affrontato con realismo, non disgiunto da una vena d'ironia, i temi dell'ingiustizia e dell'esilio. Autore di racconti (tra cui: Pascoa feliz, 1932; ...
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Scrittore cubano (Cárdenas 1912 - L'Avana 1979). Dopo esordî come poeta legato al gruppo della rivista Orígenes (Las furias, 1941; La isla en peso, 1943; Poesía y prosa, 1944), si dedicò alla narrativa [...] con opere pessimistiche e ironiche (La carne de René, 1952, trad. it. 1988; Cuentos fríos, 1956; Presiones y diamantes, 1967). Come drammaturgo ha sposato la tradizione cubana con le correnti europee, ...
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Scrittore spagnolo (n. presso Burgos - m. 1460 circa), autore di una Visión delectable de la filosofía y artes liberales (post., 1484), opera scientifica di tipo enciclopedico, modello di prosa d'arte [...] del sec. 15º ...
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Drammaturga e scrittrice norvegese (n. Eidsberg 1951). Esordì nel 1972 con il romanzo Most ("Mosto"), cui fece seguito Sug ("Risucchio", 1979), nel quale sperimentava la combinazione di prosa e poesia. [...] I suoi testi per il teatro e per la radio pubblicati nella raccolta Måkespisere ("Mangiatori di gabbiani", 1983), frammentari, ricchi di humour, erotismo e ironia, fondati su una logica assurda e onirica, ...
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Poeta e critico inglese (Londra 1920 - ivi 1979); prof. di letteratura inglese a Cambridge. Nel campo della critica ha dato opere originali e stimolanti, redatte in una prosa lucida ed elegante. Il medesimo [...] rigore formale si nota nella sua poesia, forse a volte troppo costruita, dov'è espresso il tema della dualità dell'esperienza umana, vissuta tra la realtà e un'infinita serie di possibili. Tra le sue opere: ...
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Narratore russo (Mosca 1805 - ivi 1864); fu anche critico, pubblicista e traduttore; di lui restano soprattutto i Tri povesti ("Tre racconti", 1835), tra i primi a introdurre nella prosa russa motivi di [...] critica sociale. Minor successo ebbero i Novye povesti ("Nuovi racconti", 1839) ...
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Attrice (n. Crema - m. Brescia 1781); esordì giovanissima come servetta. Elegante acrobata e ballerina, riscosse grandi successi a Bologna (1756); tentò anche la lirica, ma tornò presto alla prosa con [...] A. R. G. Medebach. Fu anche buona tragica ...
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Grammatico di Antinoupoli sul Nilo (4º sec. d. C.); scrisse una Crestomazia, miscellanea in trimetri giambici, di cui abbiamo in Fozio un riassunto, tratto da un'epitome in prosa. Si ha notizia di un altro [...] E., di Alessandria (5º sec. d. C.), autore di un lessico e di altre opere retoriche ...
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Poeta portoghese (Lisbona 1734 - Parigi 1819), noto col nome arcadico di Filinto Elísio. Ordinato sacerdote nel 1755, riparò in Francia nel 1778, per sfuggire all'Inquisizione. Traduttore, in prosa e in [...] versi, di autori latini, greci, francesi (La Fontaine, Racine, Chateaubriand), scrisse odi, sonetti, idillî ed epigrammi classicamente composti. La sua produzione è raccolta in Obras completas (1817-19) ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).