Mistica domenicana (Donauwörth 1291 - convento di Medingen 1351). Le sue lettere a Enrico di Nördlingen sono tra i primi e più singolari documenti di prosa religiosa tedesca. ...
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Letterato (Corfù 1776 - Firenze 1852); insegnò nel liceo di Treviso e nell'univ. di Padova; dal 1823 visse a Firenze. Importanti le sue Operette varie in prosa (1821), bell'esempio di prosa classicheggiante, [...] premiate dall'Accademia della Crusca, e la sua ampia autobiografia (contenuta nei primi 2 volumi delle Opere, 4 voll., 1850-51), tratta da un diario, in parte inedito (conservato nella Biblioteca Riccardiana ...
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Storico greco nativo di Argo (5º sec. a. C.). Delle sue opere restano pochissimi frammenti, da cui è possibile dedurre che egli elaborò in prosa i dati del mito e il contenuto della poesia omerica ed esiodea. ...
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Scrittore svizzero-tedesco (Nennowitz, Moravia, 1842 - Berna 1911). Autore di saggi brevi dedicati ai suoi viaggi, W. scrisse inoltre drammi e opere di prosa e di poesia.
Vita e opere
Figlio di genitori [...] viennesi rifugiatisi presso Basilea, visse stabilmente a Berna, prima (1866-80) come direttore d'una scuola media femminile, poi, dal 1880 alla morte, come redattore letterario del quotidiano Der Bund. ...
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Scrittore nederlandese (Harlingen 1898 - Utrecht 1971). Laureatosi in medicina, dal 1932 si dedicò alla scrittura, con una vasta produzione, in versi e in prosa, caratterizzata dal tono parlato e oggettivo [...] e dalla sobrietà dello stile. Più che per le raccolte poetiche (da Berijmd palet "Tavolozza in rima", 1933, a Gestelsche liederen "Canti dal campo di internamento", 1949), V. è noto per la produzione narrativa, ...
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Scrittore scozzese (n. Haddington o Berwick fine del sec. 15º - m. 1587 circa o, secondo una tradizione, nel 1550 a Roma). Tradusse in robusta prosa scozzese le Historiae Scotorum di H. Boece (The history [...] and chronicles of Scotland, 1536); i primi 5 libri di Livio, da lui tradotti nel 1533 (pubbl. solo nel 1822), sono una delle prime versioni inglesi di classici ...
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Scrittore uruguaiano (Montevideo 1871 - Palermo 1917), prof. nell'univ. di Montevideo (dal 1898), direttore della Biblioteca Nazionale (dal 1906). Rivelò le doti della sua prosa in un saggio su Rubén Darío [...] (1899), affermando poi in misura più esplicita la propria tendenza speculativa con Ariel (1900) e Motivos de Proteo (1909) in cui si fa promotore di un rigenerazionismo spirituale contro i pericoli del ...
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Scrittore tedesco (Stoccarda 1913 - Monaco di Baviera 1998). Autonomo rispetto alle correnti più in voga, perseguì l'ideale di un suo umanesimo in una prosa liricamente intessuta e insieme estranea a seduzioni [...] patetiche. Dopo la novella Das stille Haus (1947) e le raccolte di novelle Das doppelte Gesicht (1949), Spiegelhütte (1963) e Der Letzte (1984), sono da ricordare i romanzi Der russische Regenbogen (1959), ...
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Scrittore brasiliano (Taubaté, San Paolo, 1882 - San Paolo 1948). I suoi interessi letterarî si rivolsero soprattutto al parnassianesimo, dal quale L. derivò nella sua prosa l'uso abbondante di metafore [...] e aggettivi, e al realismo di impronta nazionalistica e regionalistica, che si espresse nella descrizione della miseria e dell'arretratezza di alcune zone del Brasile. Pubblicò volumi di racconti (Urupês, ...
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Mistica (n. in Sassonia 1212 circa - m. nel monastero di Helfta 1283); beghina a Magdeburgo, narrò (1250-69) le sue esperienze mistiche in una prosa lucida e incisiva, tramezzata da poesie di alto valore; [...] coltivò particolarmente il culto del Cuore di Gesù. Gli scritti di M. furono raccolti in sei libri dal domenicano Enrico di Halle (Das fliessende Licht) e un settimo libro fu aggiunto da M. dopo che si ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).