Letterato (Siena 1693 - Ancona 1752). Gesuita, insegnò nelle scuole del suo ordine a Firenze, Prato, Siena, Roma. Scrisse in versi e in prosa, in italiano e in latino, ma è noto soprattutto per un commento [...] alla Divina Commedia (1732) che, pur ampiamente criticato, ebbe grande fortuna fino agli inizî dell'Ottocento ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] Tasso avrebbe deliberatamente negato ai Dialoghi ai fini di una prosa ‘naturale’ e pragmatica e di ciò che costituì la di G. Ficara, Torino, Einaudi - Gallimard.
Tasso, Torquato (1959), Prose, a cura di E. Mazzali, Milano - Napoli, Ricciardi.
Tasso, ...
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Attrice italiana (Roma 1917 - ivi 2018). Figlia d’arte, ha cominciato giovanissima a recitare come cantante d’operetta per poi passare alla prosa. Per tutta la vita ha recitato in teatro. Negli anni Trenta [...] si è dedicata anche all’avanspettacolo e alla rivista. Negli anni Cinquanta comincia a recitare per il grande schermo, spesso in ruoli secondari e al fianco di Totò, in film come Chi si ferma è perduto ...
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Dubois, Jean-Paul. – Scrittore francese (n. Tolosa 1950). Abile narratore della storia e dei modi di vita francesi, in possesso di una prosa agile ed essenziale con cui organizza trame complesse e credibili, [...] è autore di numerosi romanzi, tra i quali occorre citare: Tous les matins je me lève (1988); Kennedy et moi (1996); Je pense à autre chose (1997); Si ce livre pouvait me rapprocher de toi (1999); Une ...
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Scrittore persiano (m. Harāt 1505). La sua opera più nota, che fu tradotta in Europa, è Anwār-i Suhailī ("Luci di Canopo"), rielaborazione in artificiosa prosa persiana della raccolta favolistica Kalīla [...] e Dimna. Si devono anche a lui un commento del Corano e una storia del martirologio alidico, in prosa mista a versi, divenuta più tardi popolarissima in Iran. ...
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Romanziere svedese (n. Katrineholm 1935). Uno tra gli autori più interessanti nel panorama letterario svedese, i suoi stilemi espressivi oscillano tra la prosa fantastica e fantascientifica e la caratterizzazione [...] analitica di contesti paradossali, in cui i personaggi si trovano paradossalmente imprigionati nelle maglie di meccanismi e istituzione sociali la fuga dai quali si rivela impossibile, come Babelshus ("La ...
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Filosofo greco (6º-5º sec. a. C.), soprannominato per il suo stile ὁ σκοτεινός ("l'oscuro, il tenebroso"). Autore dell'opera in prosa ionica Περί ϕύσεως ("Intorno alla natura"), che si riallaccia, almeno [...] in apparenza, ai filosofi della scuola di Mileto e in cui viene ammesso come principio di tutto il fuoco.
Vita e opere
Nato di nobile famiglia efesia, non avrebbe accettato la dignità sacerdotale di βασιλεύς ...
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Umanista (Miltenberg 1478 - Maria-Laach 1516), benedettino. Maestro dei novizî e priore in Maria-Laach; autore di varî scritti, in poesia e in prosa, tra cui un Auctarium al catalogo De scriptoribus ecclesiasticis [...] del suo maestro I. Trithemius ...
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Rimatore (n. Gubbio - m. ivi 1653). Fu amico di G. B. Marino, di C. Achillini, di G. Preti. Lasciò favole boscherecce, commedie in verso e in prosa, un poema eroico, la Vittoria navale (1646), un romanzo [...] in prosa, Il principe Nigello (1640). ...
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Poeta e critico greco (Patrasso 1859 - Atene 1943). Movendo dalla cosiddetta Nuova scuola ateniese, sorta in opposizione alla poesia romantica, usò in prosa e in poesia la lingua popolare sull'esempio [...] dei canti popolari, del Balaōrítēs e della scuola delle Isole Ionie (che egli mise in onore) e divenne il capo dei malliaristi. Ebbe grande predilezione per Sully-Prudhomme e per i parnassiani; e la sua ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).