Teologo, artista, agiografo (n. seconda metà del sec. 8º - m. 845), fu discepolo di Rabano Mauro cui successe (822) nella direzione della scuola di Fulda. Oltre a varî scritti agiografici in prosa e versi, [...] ci restano di lui alcuni frammenti di opere filosofiche e teologiche raccolti sotto il titolo di Dicta Candidi (ma non tutti sembrano potersi attribuire a C.): interessante è il dictum XII che vuole fornire ...
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Oyeyemi, Helen Olajumoke. – Scrittrice e autrice teatrale britannica (n. 1984). Ha esordito nella narrativa nel 2005 con il romanzo The Icarus girl (trad. it. La bambola Icaro, 2005), caratterizzato da [...] una prosa fluida ed elegante e da una grande abilità nel tessere intrecci complessi che è stata confermata dalle sue opere successive, tra le quali si citano i romanzi The opposite house (2007), White is for witching (2009), Mr Fox (2011) e Boy, snow ...
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Scrittore statunitense (Bethlehem, Pennsylvania, 1898 - New York 1943), originario dell'isola di Minorca. Versatile, ha avuto successo nella poesia di genere narrativo e in racconti che paiono anch'essi [...] ballate in prosa. Tra le sue opere: King David (1923, poesie); Spanish bayonet (1926, romanzo storico); John Brown's body (1928, epica sulla guerra civile); The Devil and Daniel Webster (1937, racconto; ridotto per il teatro d'opera, 1938); Thirteen ...
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Burattinaia, costumista e scenografa (Roma 1908 - ivi 1992). Attiva come scenografa e costumista sia nei teatri d'opera (Regio di Torino, Opera di Roma, Scala di Milano) sia in quelli di prosa (Teatro [...] degli Indipendenti, Teatro dell'Università di Roma, Teatro delle Arti, ecc.), si dedicò fin dalla seconda metà degli anni Trenta alla creazione di fantocci di stoffa, per i quali realizzò i suoi primi ...
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Tipografo e umanista di Valencia vissuto tra la fine del sec. 16 e il 17º, autore di un Fabulario du cuentos antiguos y nuevos (1613), che contiene cinquantasette favole e racconti in prosa derivati da [...] varie fonti, tra cui quelle umanistiche italiane, e del quale si conoscono solo due esemplari ...
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RECITAZIONE
Riccardo Picozzi
. Recitatio significò in origine, presso i Latini, "lettura di documenti nella trattazione di una causa" e recitare "fare l'appello, in giudizio, delle persone già precedentemente [...] e soprattutto i Russi, e come l'ebbero un tempo gli stessi Italiani.
Dizione, lettura ad alta voce dei versi e della prosa. - Dicitori e lettori ebbero in ogni epoca fautori fervidi e detrattori accaniti. Fu ad essi favorevole Pericle, non li amava ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] tra l’altro l’impiego del ‹k› per l’occlusiva velare sorda (kasa, ke, kiamare, kuota; Maraschio 1993: 224-226).
Nella prosa letteraria, i decenni che seguono l’ultima edizione dei Promessi sposi (1840-1842) sono segnati da un’intensa ricerca formale ...
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scritto
Antonio Lanci
In Cv I III 2 lo mio scritto, che quasi comento dir si può, è ordinato a levar lo difetto de le canzoni sopra dette, indica la " prosa " dell'opera, distinta dalla poesia (le canzoni).
Metaforica [...] l'accezione del termine in If XIX 54 Di parecchi anni mi mentì lo scritto, cioè il " libro del futuro " (Casini-Barbi, Vandelli, Chimenz, Mattalia), in cui i dannati (cfr. If X 97-108) possono leggere. ...
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Giudice (n. intorno il 1260), fu, certamente sino al 1310, a Bologna. A Fabriano, dove passò (1320) per esercitare l'ufficio di notaio, compose la Fiorita (terminata nel 1325), compilazione parte in prosa, [...] parte in versi, di racconti storici e leggendarî in una cornice moralistica che ricorda Boezio: dall'origine del mondo ai fatti di Roma antica, con un cenno finale alla Tavola Rotonda ...
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Poeta, diede alle lettere italiane, assai povere fin allora di buone tragedie, un grande teatro tragico; cittadino, ebbe con maggior chiarezza di ogni altro suo precursore il concetto dell'unità politica [...] disposizioni fu il Misogallo. È un'operetta che raccoglie prose e versi composti spicciolatamente, fra il 1790 e il l'amore di quell'argomento, che, ripreso l'abbozzo in prosa d'una sua Alceste, concepito leggendo la versione latina, lo verseggiò ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).