trattato
Alessandro Niccoli
Ricorre solo in prosa, con un valore più ampio che nella lingua moderna.
In un primo gruppo di esempi ha un significato analogo a quello odierno di " trattazione " e indica [...] perciò sia " l'atto di svolgere, sviluppare " un determinato argomento sia, più concretamente, l'argomento svolto o che lo scrittore si dispone a sviluppare: Vn XXVIII 2 non è convenevole a me trattare ...
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Monaco, autore (875) di una vita in prosa della sorella Hathumod (Vita Hathumodae) prima badessa di Gandersheim. È scarsa di pregi e poco veritiera per l'intento apologetico, ma è interessante per la sua [...] appendice poetica (Dialogus Agii de obitu sanctae Hathumodae abbatissae), un lamento dialogico in forma di egloga funeraria ...
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(trad. it. Canti di Maldoror) Opera in prosa (1869) del poeta francese noto con lo pseudonimo le Comte de Lautréamont (1846-1870), considerata precorritrice del surrealismo. Del 1868 è la pubblicazione [...] del primo degli Chants de Maldoror, e dell'anno seguente quella dell'opera compiuta, in sei canti ...
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attoscare
Denominale da ‛ tòsco ' (v.), vivo nella prosa del Duecento (cfr. Novellino LXXXIII, Milione CIII); è solo in If VI 84, contrapposto ad ‛ addolciare ', nel valore figurato di " avvelenare " [...] con tormenti: D. vuoi sapere se 'l ciel li addolcia o lo 'nferno li attosca, cioè se i grandi Fiorentini nominati da Ciacco, ch'a ben far puoser li 'ngegni (v. 81), sono salvi o se l'Inferno li " riempie ...
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abominare
Il vocabolo è usato solamente nella prosa del Convivio. Vale " esecrare ", " detestare ", in IV I 5 Io... li errori de la gente abominava e dispregiava; analogamente in IV XII 6 e XV 12. Sta [...] invece per " accusare ", " infamare " (accezione già presente in Ricordano Malispini, fra Giordano e altri scrittori volgari del XIII-XIV secolo), in IV XI 9 quello che io mi taccio per non abominare alcuno ...
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doppiamente
Calogero Colicchi
Avverbio usato soltanto in prosa, nelle argomentazioni del Convivio, a indicare per lo più la possibilità di considerare qualcosa sotto un doppio aspetto, come in III VIII [...] 13 si può amore doppiamente considerare; XII 2, IV II 12, XXVI 3, sempre in unione con ‛ considerare '. In IV VIII 12 Puote l'uomo disdicere la cosa doppiamente, d. significa " in due modi "; mentre significa ...
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vicinanza
Bruno Basile
Attestato sei volte nella prosa del Convivio. In IV XI 9 E dico che più volte a li malvagi che a li buoni pervegnono li retaggi... e di ciò non voglio recare innanzi alcuna testimonianza, [...] ma ciascuno volga li occhi per la sua vicinanza, la voce pare evidenziare il suo esito semantico più comune di " prossimità ", " dintorni ", forse con sfumatura sostantivata equivalente a un " i suoi vicini ...
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strumento (instrumento)
Alessandro Niccoli
Ricorre solo in prosa, per indicare un mezzo di cui ci si può attivamente e abitualmente servire per conseguire uno scopo: Cv II I 3 lo savio uomo con lo strumento [...] de la sua voce fa[r]ia mansuescere e umiliare li crudeli cuori; I XI 11. In IV IX le pure arti, nelle quali la natura è instrumento de l'arte (§ 11) sono contrapposte alle cose... dove l'arte è instrumento ...
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animale (agg.)
S'incontra due volte in prosa: in Vn II 5 lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta camera ne la quale tutti li spiriti sensitivi portano le loro percezioni, cioè la facoltà sensitiva [...] che ha la sua sede nel cervello, alla quale affluiscono tutte le sensazioni (cfr. Ugo di San Vittore " Vis animalis est in cerebro et inde vigere facit quinque corporis sensus "); e in Cv IV XXI 9, dove ...
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vituperare (vitiperare)
Alessandro Niccoli
Compare solo in prosa e in un esempio del Fiore; per lo più con il significato attenuato di " biasimare ": Cv I II 6 del non potere e del non sapere ben sé [...] menare le più volte non è l'uomo vituperato, ma del non volere è sempre; III IV 7 non dovemo vituperare l'uomo perché sia del corpo da sua nativitade laido... ma dovemo vituperare la mala disposizione ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).