Drammaturga e scrittrice norvegese (n. Eidsberg 1951). Esordì nel 1972 con il romanzo Most ("Mosto"), cui fece seguito Sug ("Risucchio", 1979), nel quale sperimentava la combinazione di prosa e poesia. [...] I suoi testi per il teatro e per la radio pubblicati nella raccolta Måkespisere ("Mangiatori di gabbiani", 1983), frammentari, ricchi di humour, erotismo e ironia, fondati su una logica assurda e onirica, ...
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Poeta e critico inglese (Londra 1920 - ivi 1979); prof. di letteratura inglese a Cambridge. Nel campo della critica ha dato opere originali e stimolanti, redatte in una prosa lucida ed elegante. Il medesimo [...] rigore formale si nota nella sua poesia, forse a volte troppo costruita, dov'è espresso il tema della dualità dell'esperienza umana, vissuta tra la realtà e un'infinita serie di possibili. Tra le sue opere: ...
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Narratore russo (Mosca 1805 - ivi 1864); fu anche critico, pubblicista e traduttore; di lui restano soprattutto i Tri povesti ("Tre racconti", 1835), tra i primi a introdurre nella prosa russa motivi di [...] critica sociale. Minor successo ebbero i Novye povesti ("Nuovi racconti", 1839) ...
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Attrice (n. Crema - m. Brescia 1781); esordì giovanissima come servetta. Elegante acrobata e ballerina, riscosse grandi successi a Bologna (1756); tentò anche la lirica, ma tornò presto alla prosa con [...] A. R. G. Medebach. Fu anche buona tragica ...
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Grammatico di Antinoupoli sul Nilo (4º sec. d. C.); scrisse una Crestomazia, miscellanea in trimetri giambici, di cui abbiamo in Fozio un riassunto, tratto da un'epitome in prosa. Si ha notizia di un altro [...] E., di Alessandria (5º sec. d. C.), autore di un lessico e di altre opere retoriche ...
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YAJURVEDA
Luigi Suali
. Testo religioso dell'India. Letteralmente, il vocabolo significa "Veda degli yajus", con il quale termine si indicano le preghiere e le formule sacrificali in prosa che, insieme [...] con quelle in versi, costituiscono la raccolta. Il testo serviva all'adhvaryu, o prete officiante, nei sacrifici e nelle cerimonie di culto più solenni, che si riconnettono direttamente con la śruti (rivelazione). ...
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Rivarol, Antoine de
Remo Ceserani
Scrittore francese (Bagnols, Linguadoca, 1753 Berlino 1801). Letterato brillante e di gusto volteriano, R. è autore di un'importante traduzione in prosa dell'Inferno, [...] che cominciò a circolare in frammenti dopo il 1780, venne pubblicata nel 1783 (L'Enfer, poème du D., Londra e Parigi, 2 volumi) e poi ristampata nel 1785, nel 1788 e molte altre volte, sino ai nostri giorni ...
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Titolo («Il figlio di Kalev») del poema nazionale estone. Intorno alla figura del figlio di Kalev si andarono raccogliendo fin dall’età pagana varie leggende, quasi sempre in prosa, che presentavano il [...] personaggio come un forte guerriero, uccisore di belve, costruttore di castelli, iniziatore dell’agricoltura, fino a configurarlo come eroe nazionale degli Estoni ...
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Poeta portoghese (Lisbona 1734 - Parigi 1819), noto col nome arcadico di Filinto Elísio. Ordinato sacerdote nel 1755, riparò in Francia nel 1778, per sfuggire all'Inquisizione. Traduttore, in prosa e in [...] versi, di autori latini, greci, francesi (La Fontaine, Racine, Chateaubriand), scrisse odi, sonetti, idillî ed epigrammi classicamente composti. La sua produzione è raccolta in Obras completas (1817-19) ...
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Scrittrice (Berlino 1783 - Ginevra 1856), moglie, in seconde nozze, dell'indianista A.-L. de Chézy, s'innamorò del poeta A. Chamisso e si separò dal marito. Scrisse in prosa e in versi: l'opera più nota [...] è il racconto Emmas Prüfungen (1817). Compose anche il libretto (1824) dell'Euryanthe per la musica di Weber ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).