Latinista (Elgin 1819 - Roma 1885). Curò una famosa edizione critica di Lucrezio con traduzione in prosa inglese (1864). Delle altre sue opere sono in particolare da ricordare: Criticism and elucidations [...] of Catullus (1878) e Translations into latin and Greek verse (1884) ...
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Pittore e scrittore (Tolosa 1619 circa - ivi 1677). Scrisse trattati critici, in versi e in prosa, sui pittori antichi e contemporanei (1649-58), e dipinse, con gusto barocco, opere di soggetto religioso [...] (Trionfo di Giuseppe, Tolosa, cattedrale di Saint-Étienne) ...
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Scrittore messicano (Città di Messico 1810 - ivi 1894). Lasciò la migliore impronta di sé nella prosa descrittiva, innestando sulla tradizione paesana la sua ispirazione naturalista e giovandosi della [...] conoscenza delle letterature europee. Scrisse fra l'altro El fistol del diablo (1845-46), El hombre de la situación (1861), Tardes nubladas (1871), Los bandidos del Rio Frío (1891), ecc ...
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(Anatomia della malinconia) Trattato di medicina (1621) dello scrittore inglese R. Burton (1577-1640). Dalla prosa ornata e libresca, spunto per l'autore per muoversi in diversi campi, l'opera influenzò [...] L. Sterne e C. Lamb, mentre J. Keats vi prese ispirazione per il poemetto Lamia e per l'Ode alla malinconia ...
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Scrittore statunitense (Shippensburg, Pennsylvania, 1777 - Filadelfia 1804); pubblicò raccolte di scritti in versi e in prosa e varie commedie oggi dimenticate. La sua opera maggiore e più nota è formata [...] dai poemi: The death of George Washington (1800); The powers of Genius (1801) e Valerian (pubblicato post., incompiuto, 1805) ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] testi in versi ha avuto fin da subito una tensione alla norma, alla selezione, alla stabilizzazione, superiore a quella dei testi in prosa, e più nei testi poetici di tipo lirico che in quelli di tipo epico o narrativo. La lingua del Canzoniere di ...
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Attrice italiana (Ancona 1915 - Trieste 1997); brillante e spontanea, fece parte di varie compagnie di prosa, fra cui il Piccolo Teatro della Città di Roma (Il campiello; Dialoghi delle Carmelitane; La [...] mandragola). Prese parte inoltre a numerosi film: L'onorevole Angelina (1947); Parigi è sempre Parigi (1951); Le ragazze di piazza di Spagna (1952); Giulietta e Romeo (1968). Fu molto attiva anche in televisione ...
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Poeta ebreo (n. Roma 1261 circa - m. dopo 1328). Riunì 28 scritti in versi e prosa rimata, in un'opera intitolata Maḥbārōt, dal nome dei componimenti (simili alle māqāmat arabe) di cui consta. Il contenuto [...] dell'opera è quanto mai vario: poesie amorose, conviviali, encomiastiche, satiriche, ecc.; l'ultima parte è una descrizione dell'oltretomba che imita la Divina Commedia. Scrisse inoltre commenti biblici, ...
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Scrittore, poeta e giornalista finlandese di lingua svedese (Kuddnäs, Vaasa, 1818 - Sipoo, Uusimaa, 1898). In prosa scrisse racconti per bambini (Sagor "Fiabe", 1847-52; Läsning för barn "Letture per bambini", [...] 1865-96; Boken om vårt land "Il libro sul nostro paese", 1875; ecc.) e soprattutto una serie di racconti (Fältskärns berättelser "Racconti di un medico militare", 1853-67), ispirati alla vita della Svezia ...
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gloria
Sebastiano Aglianò
Presente nella Commedia, nel Convivio e nella Vita Nuova (ma soltanto nella prosa). La forma ritenuta autentica è sempre quella dotta, non avendo gli editori accolto groria, [...] nos in adoptionem filiorum... in laudem, et gloriam gratiae suae (la Vulgata ha invece " in laudem gloriae gratiae suae "). Nella sua prosa latina D. con la stessa voce usa ad in luogo di in (Mn II IV 10 sicut... ad gloriam ipsius [di Clelia ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).