da
Tullio De Mauro
. - Preposizione frequente in tutte le opere di D., sia in prosa sia in verso nella forma piena ‛ da ' e, talora, nella forma elisa ‛ d ' (omonima della forma elisa di ‛ di ', per [...] 144 loco da cansarsi; Pd XXIII 67 non è pareggio da picciola barca; VIII 147 e fate re di tal ch'è da sermone. Frequenti in prosa e in verso sono gl'infiniti introdotti da ' da' con valore finale e di necessità: Cv IV VII 1 è da ritornare al diritto ...
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Costumista italiano (Firenze 1927 - Roma 2019), tra i maggiori del teatro lirico e di prosa e del cinema italiano, capace di ricostruire con gusto antiquario e invenzione fantastica l'atmosfera e il costume [...] di un'epoca. Formatosi all'Accademia di belle arti di Firenze sotto la guida di O. Rosai, iniziò la sua carriera con lo spettacolo Il candeliere di A. de Musset (1947, regia di F. Enriquez), lavorando ...
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aggradare (aggratare)
Col senso di " tornar gradito ", " piacere ", abbastanza frequente nella lirica e nella prosa duecentesca (Giacomo da Lentini, Bondie Dietaiuti, Brunetto, Guittone, ecc.), si trova [...] in If II 79 tanto m'aggrada il tuo comandamento; in Rime dubbie XV 12 e s'el v'aggrada; in Fiore CLXXXVIII 8 ché l'amor ch'uom attarda, vie più aggrada. Invece ‛ aggratare ' in If XI 93, in rima: che, ...
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lamentanza
Col valore di " lamento ", in D. è attestato solo due volte, sempre in prosa: Vn VII 2 propuosi di farne alcuna lamentanza in uno sonetto, e Cv II XV 6 se pur seguire si conviene l'uno [di [...] due amici] e lasciar l'altro, lo migliore è da seguire, con alcuna onesta lamentanza l'altro abbandonando, passo quest'ultimo che ricorda un luogo di s. Tommaso (Comm. Ethic. VIII lect. XIV) ...
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Visio Anselli
Jean Leclercq
Di questa breve visione esistono due redazioni, una prima in prosa e una seconda, più lunga, in versi. Quest'ultima conobbe una certa diffusione e non è escluso che D. abbia [...] ; F. Er-Mini, La V.A. e l'imitazione nella D.C., in Medioevo latino. Studi e ricerche, 1938, 311-315; J. Leclercq, Une rédaction en prose de la " V.A. " dans un manuscrit de Subiaco, in " Benedictina " XVI (1969) 188-195, il testo è alle pp. 191-195. ...
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vestimento [plur. anche vestimenta]
Luigi Blasucci
Parola adoperata da D. dieci volte, prevalentemente in prosa (sette volte). Al plurale è preferita la forma neutra ‛ vestimenta ' (sei volte; vestimenti [...] solo in una delle due occorrenze di Cv IV XXII 15).
Il termine, a differenza del suo sinonimo ‛ vesta ' (v.), è impiegato sempre in senso proprio (" abito ", " indumento "): Vn XII 3 me parve vedere... ...
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RISTORO d'Arezzo
Michele Piciocco
RISTORO d’Arezzo (o Restoro nella forma fonetica aretina). – Non è nota la data di nascita. Le pochissime notizie biografiche riguardanti Ristoro a oggi disponibili [...] 1980, pp. 3-23; M.L. Altieri Biagi, Forme della comunicazione scientifica, in Letteratura italiana, III, 2, Le forme del testo. La prosa, a cura di A. Asor Rosa, Torino 1984, pp. 891-947; A. Caleca, Restoro d’Arezzo: le idee di un artista, 1282 ...
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alzare
Emilio Pasquini
È da avvertire subito che D. non adopera mai a. in prosa e pare dunque considerarlo termine solo poetico e popolare, non inseribile se non in contesto ‛ comico ' o ‛ elegiaco [...] '.
Transitivo, nel valore proprio di " levare, spostare in alto ", anzi, quasi tecnicamente, di " issare ", in Pg I 1 alza le vele; nella gamma generica di " sollevare ", in giunzione con varie parti del ...
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altrimenti (altrementi)
Domenico Consoli
L'avverbio, largamente usato da D. e presente sia nella prosa che nella poesia, ha l'accezione generale di " in modo diverso ", " in altro modo ": qui si nuota [...] altrimenti che nel Serchio ! (If XXI 49), cioè sommersi; Né l'impetrare ispirazion mi valse, / con le quali e in sogno e altrimenti / lo rivocai (Pg XXX 134), dove a. prende valore dalla sua contrapposizione ...
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Ritratto che un pittore o uno scultore fa di sé stesso. Per estensione, descrizione in prosa o in versi del proprio aspetto fisico o anche delle proprie qualità morali. ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).