Questo tipo di racconto fantasticodidascalico, rispondente al bisogno umano di racchiudere entro una cornice narrativa, ove esseri razionali e irrazionali si muovono su un medesimo piano, una verità morale [...] il quale attinse la materia (e il titolo, nella forma eclettica alto e basso-tedesca di Reineke Fuchs) dalla traduzione in prosa che il Gottsched aveva fatto (1752) dei Reinke de Vos basso-tedesco.
Il Quattrocento amò poco la favola moralizzante, ma ...
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onde
Riccardo Ambrosini
1. Quale congiunzione coordinativa, o., usata spesso, soprattutto nelle opere in prosa, per collegare tra loro proposizioni e frasi, ha vari significati contestuali, che vanno [...] io vo sì dolente, sintatticamente affine a VIII 8 5 hai data matera al cor doglioso / ond'io vado pensoso) sia in prosa, ove significa soltanto " da cui ", " da dove " (II 10 molte cose... si potrebbero trarre de l'essemplo onde nascono queste; XXII ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] da Bar Sport, 1976, a La grammatica di Dio, 2007), sia che lo intendano come il termine medio tra la poesia e la prosa o proprio lo strumento per innalzare il r. al livello della poesia (A. Tabucchi: da Piazza d’Italia, 1975, a Sostiene Pereira, 1994 ...
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particulare
Aggettivo opposto a ‛ universale ', col valore di " singolare ", " speciale ", " individuo ", esclusivo della prosa del Convivio, e tranne la sola eccezione di IV XVI 8, dove si parla della [...] virtute part[icular]e del cerchio, cioè della sua ‛ perfezione specifica ', è sempre nella locuzione natura particulare, opposta a natura uiversale (v. NATURA).
Così in Cv IV IX 3 la giurisdizione de la ...
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felicità (felicitade)
Domenico Consoli
La parola è usata da D. quasi esclusivamente in prosa, per indicare una condizione di lieto e pieno appagamento spirituale, con riferimento sia alla vita terrena [...] che a quella ultraterrena.
In Cv IV XVII 9, riallacciandosi all'insegnamento aristotelico, D. distingue due diverse forme di f. ottenibili in terra: Veramente è da sapere che noi potemo avere in questa ...
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cane
Angelo Adami
Il vocabolo ricorre sovente in poesia, una sola volta in prosa, in Cv I VI 6. Per lo più è in similitudini o come termine di confronto, e sovente in un contesto che ne mette in rilievo [...] la ferocia, l'avidità, la furia, la rissosità. Così in If VI 28, per la voracità di Cerbero: Qual è quel cane ch'abbaiando agogna / ... cotai si fecer quelle facce lorde / de lo demonio Cerbero; in XXIII ...
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Scrittore russo (Soročincy, Poltava, 1809 - Mosca 1852). È stato tra i maggiori narratori del 19° sec.: i suoi racconti di Večera na chutore bliz Dikan´ki ("Le veglie alla fattoria presso Dikan´ka", 1831-32) [...] si distingue da quella di altri realisti russi per la ricchezza dell'inventiva e la bizzarria dell'immaginazione; la sua prosa è intensa, ricca di cadenze ritmiche e di effetti acustici, il linguaggio è sempre smagliante e denso di qualità pittoriche ...
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congiungere (congiugnere)
Domenico Consoli
Verbo di media frequenza nelle opere dantesche, più di prosa che di poesia, frequentemente usato nella forma del participio passato.
Ha vasto campo di significati, [...] sia propri che figurati. In senso proprio vale fondamentalmente " unire, collegare strettamente " (le cose congiunte comunicano naturalmente intra sé le loro qualitadi, Cv IV I 2), e ha attinenza a un ...
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Monaco a Mau des Fossés (sec. 11º), compose (1086) un'Ars lectoria, trattato in prosa e in poesia, che si proponeva di fornire le necessarie nozioni sulla quantità e l'accentazione delle parole latine [...] per una corretta lettura, considerato un prezioso documento delle condizioni prosodiche medievali ...
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Attore (Liverpool 1837 - Londra 1919); esordì in teatro nel 1865, affermandosi poi soprattutto nella prosa e nel genere brillante. Recitò dal 1875 per 23 anni ai teatri Criterion, Wyndham's e New di Londra, [...] dei quali fu anche direttore. Fu creato baronetto nel 1902 ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).