BERNARDO da Bologna (al secolo Floriano Toselli)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 dic. 1699, da Bartolomeo e da Teodora Castelli. Dopo aver studiato nel collegio Panolini di Bologna, vestì [...] e a Venezia nel 1740.
L'opera fu posta all'Indice con decreto dell'11 sett. 1741 a causa di due proposizioni che non erano compatibili con i nuovi orientamenti che il pontificato di Benedetto XIV aveva impresso alla disciplina della Chiesa: la prima ...
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L’isocolo o parisosi è una figura retorica che consiste nell’allineamento coordinato di due o più membri (periodo, frase o segmento di frase), ciascuno strutturato al proprio interno con il medesimo ordine [...] .
Lausberg (1969: § 337) propone inoltre la distinzione tra «grande parallelismo» (corrispondenza della successione lineare di proposizioni tra frasi complesse) e «piccolo parallelismo» (corrispondenza di parole aventi la medesima funzione tra frasi ...
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Venn, John
Filosofo e logico inglese (Drypool, Yorkshire, 1834 - Cambridge 1923). Compì i suoi studi a Cambridge, dove poi (dal 1862) insegnò, rimanendovi per tutta la sua esistenza. Curato in varie [...] il calcolo logico, difendendolo dalle critiche di S. Jevons; gli si deve soprattutto un’analisi dei vari tipi di proposizione aristotelica in termine di esclusione e inclusione di classi e l’introduzione di un metodo grafico per rappresentare queste ...
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TRADUCIANISMO
Enrico Rosa
. È l'opinione o il sistema, chiamato anche generazionismo, che spiega l'origine dell'anima, non per la creazione immediata di Dio (v. Creazionismo), ma per la generazione [...] , i tedeschi Klee e Froschammer, i belgi Laforêt e Ubaghs, e in parte anche il Rosmini (prop. 20, tra le proposizioni condannate per decreto del Sant'Uffizio, del 14 dicembre 1887: "Non repugnat ut anima humana generatione multiplicetur, ecc.").
L ...
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FUNZIONALISMO
Jeffrey C. Alexander
Paul Colomy e Marion J. Levy jr.
Funzionalismo e neofunzionalismo
di Jeffrey C. Alexander, Paul Colomy
Introduzione
Ogni seria rassegna sul funzionalismo comincia [...] suoi modelli concettuali e dal suo tentativo complementare di collegare, per quanto in modo imperfetto, questo sistema di proposizioni astratte a una serie di programmi di ricerca, piuttosto che dallo specifico delle analisi a medio raggio mertoniane ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] spiega allora come sia possibile elaborare un codice di credenze e di comportamenti ortodossi che contenga una serie di proposizioni religiose fragili dal punto di vista razionale; in altre parole il grado di ortodossia viene stabilito dal gruppo più ...
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Logiche non standard
Claudio Pizzi
Alcune famiglie di logiche non standard sono costituite da logiche che sono estensioni assiomatiche di quella standard, mentre altre constano di logiche rappresentabili [...] in cui W è un insieme non vuoto di mondi, R una relazione riflessiva su W, V è una funzione che associa a coppie di proposizioni e mondi un valore nell'insieme {1,0}. Negli S4-modelli la R è riflessiva e transitiva, negli S5-modelli una relazione di ...
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congiunzione
congiunzione connettivo logico che corrisponde, nel linguaggio naturale, alla congiunzione «e», indicato con il simbolo ∧. Dati due enunciati A e B, se ne costruisce un terzo A ∧ B (che [...] la congiunzione e; per esempio si può connettere la proposizione A ∧ B a un’altra proposizione C formando la proposizione (A ∧ B) ∧ C. Tale proposizione è logicamente equivalente alla proposizione A ∧ (B ∧ C): per la congiunzione vale, quindi, la ...
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eliminazione
eliminazióne [Der. del lat. eliminatio -onis, "atto ed effetto dell'eliminare", der. del part. pass. eliminatus di eliminare, comp. di ex "fuori di" e limen -minis "soglia della casa" e [...] mobile. ◆ [FAF] Procedimento per e., o eliminativo: operazione euristica per individuare la proposizione vera tra varie proposizioni; consiste nell'esaminare una proposizione per volta, eliminando via via quelle che risultano all'esame false o errate ...
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conseguenza
conseguenza si dice che l’enunciato P è conseguenza logica di un insieme A di enunciati (tipicamente un sistema di assiomi) quando P è dedotta da uno o più enunciati di A. Se la deduzione [...] ciò che è deducibile (cioè dimostrabile con regole formali) è vero e tutto ciò che è vero è deducibile. Il termine è usato talvolta anche per indicare la seconda delle due proposizioni (detta anche conseguente) nell’implicazione «se P allora Q». ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...