La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Corpi, materia e spazio
Roger Ariew
Eric P. Lewis
Corpi, materia e spazio
Autore di un trattato filosofico di grande successo, 'storico del re' [...] a dire del potere generativo che dava origine ai corpi viventi).
La riluttanza di Boyle a dar credito a proposizioni esplicitamente metafisiche si estendeva anche alle teorie del luogo e dello spazio. La concezione secondo cui la maggior parte dei ...
Leggi Tutto
BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] costituiscono una vera e propria Introductio mathematica: in essa troviamo enunciata e dimostrata tutta una serie di proposizioni matematiche utili ad una più compiuta comprensione dell'interpretazione dei fatti musicali, che occupa la seconda parte ...
Leggi Tutto
quanto
Riccardo Ambrosini
1. Di q. - avverbio, aggettivo e pronome relativo e interrogativo, ma anche dimostrativo nel sintagma ‛ tutto q. ' (v. 8.), sostantivo (v. 9.), preposizione (v. 5.) e congiunzione, [...] 1; VI 20, III 10, VII 1).
3.2. Nella Commedia le attestazioni di q. con queste funzioni sono 65, di cui 32 in proposizione esclamativa, 2 in interrogativa diretta (If XIX 90, Pg VIII 56: v. 3.2.) e 31 in interrogativa indiretta. Nel primo tipo, q. è ...
Leggi Tutto
chi
Riccardo Ambrosini
. 1. L'uso di c. con funzione di pronome interrogativo, soggetto di proposizione interrogativa sia diretta che indiretta, più raro di quello di c. con funzione di pronome relativo [...] 1 Perch'io non trovo chi meco ragioni, e 8 è sì rio, / che 'l ben trova chi albergo li doni, e come nelle tre proposizioni rette dal verbo ‛ volere ' e introdotte da c., in Pd XXI 130-132 Or voglion... chi rincalzi / li moderni pastori e chi li meni ...
Leggi Tutto
BILIO, Luigi Maria (al secolo Tommaso Francesco)
Giacomo Martina
Nato ad Alessandria il 25 marzo 1826 da Giuseppe e da Maddalena Burali, in una famiglia di modeste condizioni, e rimasto orfano ancor [...] redazione del Sillabo: sappiamo però che non prima dell'agosto 1864 venne fissato il criterio definitivo di raccogliere insieme varie proposizioni già condannate da Pio IX in precedenti occasioni, e che il B. fu uno dei membri, della commissione cui ...
Leggi Tutto
CANZONERI (Cansuneri), Antonino
Mario Condorelli
Nacque a Ciminna (Palermo) il 26 apr. 1673 da Pietro e da una Giuseppa. Poche notizie abbiamo della sua famiglia e dell'ambiente sociale e culturale [...] scritti composti e diffusi dal C. prima dell'arresto, ma affermano che egli professasse oralmente una lunga serie di proposizioni ereticali, esposte poi, nel corso del giudizio, in due memoriali elaborati nel carcere e sottoposti al tribunale; questi ...
Leggi Tutto
modalita
modalità termine che assume significati diversi a seconda del contesto.
☐ In statistica, è ciascuna delle determinazioni con le quali può presentarsi un carattere statistico. Possono essere [...] principali creatori S. Kripke, J. Hintikka e R. Montague. Si noti che le modalità oggi sono considerate inerenti alle proposizioni (de dicto) e non, come ritenevano Aristotele e i filosofi medievali, al tipo di rapporto sussistente fra il predicato ...
Leggi Tutto
Pietro Ottoboni (Venezia 1610 - Roma 1691), dottissimo giurisperito, cardinale dal 1652, vescovo di Brescia (1654-1664), diocesi in cui fece le sue prime prove di intransigente difensore dell'ortodossia [...] multiplices (1691), che condannava la Dichiarazione dell'assemblea gallicana del 1682 e l'editto reale che ne prescriveva l'insegnamento. Il suo pontificato è caratterizzato anche dalla condanna di alcune proposizioni lassiste e rigoriste (1690). ...
Leggi Tutto
In filosofia, per ricostruire l’analisi della nozione di f. nella storia del pensiero filosofico, si deve risalire al 17° sec., alla distinzione tra ‘verità di ragione’ e ‘verità di f.’. T. Hobbes distingue [...] teorie scientifiche. Così, in una sostanziale ripresa della concezione di Hume, R. Carnap distinse tra proposizioni empiriche (o fattuali) e proposizioni analitiche (in cui sarebbero incluse anche le verità logiche). Le difficoltà interne a questa ...
Leggi Tutto
Caso grammaticale caratterizzato nelle lingue indoeuropee dalla massima uniformità desinenziale, dall’elevata frequenza, da notevole stabilità diacronica. La sintassi scolastica moderna distingue diversi [...] Costruzione di molte lingue indoeuropee, particolarmente del greco e del latino, con cui vengono rese le proposizioni dichiarative (soggettive e oggettive) dipendenti da verbi transitivi che significano «dire», «pensare», «volere» e simili. Consiste ...
Leggi Tutto
proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...