Giudice e avvocato (Applethwaite, Westmorland, 1741 - Kendal 1793); studiò al Peterhouse College di Cambridge. Sotto l'influenza del matematico E. Waring compì studî sulla teoria dei numeri. n Teorema [...] di W.: proposizione della teoria dei numeri, che viene attribuita a W., secondo la quale se p è un numero primo, il prodotto 1∙2 ... (p−1), diviso per p, dà per resto p−1. ...
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Glottologo russo (Ufa 1883 - Leningrado 1967), vicepresidente dell'Accademia delle scienze dell'URSS. Allievo e continuatore di N. I. Marr, M. si è occupato di linguistica generale (Členy predloženija [...] i časti rečti "I membri della proposizione e le parti del discorso", 1945; Glagol "Il verbo", 1948). ...
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Matematico e logico-matematico statunitense (Washington 1903 - Hudson, Ohio, 1995), prof. di matematica (1947-61), poi di matematica e filosofia (1961-67) a Princeton, dal 1967 di matematica e filosofia [...] all'univ. di California. Nel 1936 enunciò la proposizione oggi chiamata tesi (o ipotesi o legge) di Ch., la quale afferma che ogni funzione effettivamente calcolabile (cioè ogni predicato decidibile) è ricorsiva generale. Essa ha formulazioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] punto di vista pratico, mentre altre non lo sono, ma la loro verità non dipende dal loro essere utili. Il fatto che una proposizione vera serva a un dato scopo, «per quanto importante, non basta a renderla vera (né in fatto né in diritto, cioè né in ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] ma non identificabile né con gli enti categoriali esistenti fuori della nostra mente, né con alcuno degli enti mentali (termini e proposizioni) che il nostro intelletto è in grado di produrre. Tutta la sua realtà si esaurirà nell'essere l'oggetto di ...
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Teologo (Baiona 1600 - abbazia di Saint-Cyran 1678); nipote di J. Duvergier de Hauranne abate di Saint-Cyran, discepolo di Giansenio a Lovanio, segretario e collaboratore dello zio al quale succedette [...] nell'abbazia (1644); amico di Antoine Arnauld, al cui Traité de la fréquente Communion pure collaborò e di cui difese una celebre proposizione (1645); sostenne, in numerosi scritti polemici, le dottrine gianseniste. ...
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DEL FANTE, Antonio
Dario Ascarelli
Nato a Roma intorno al 1770, questo musicista lasciò di sé pochissime tracce biografiche, tra le quali si evidenzia il suo servizio presso la basilica romana di S. [...] Maggiore. Negli atti capitolari della chiesa relativi alla riunione dei canonici del 12 genn. 1817 si legge: "Fatta la proposizione che si debba rimpiazzare il maestro di cappella tutt'ora vacante... venne nominato ed eletto il maestro Antonio Del ...
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Matematico tedesco (Amburgo 1878 - Black Mountain, North Carolina, 1952). Allievo di D. Hilbert a Gottinga, professore alle università di Breslavia (1913) e di Francoforte sul Meno (1921), nel 1935 fu [...] della geometria (geometria non archimedea) alla topologia (teoria dei nodi). A lui è dovuta, in particolare, la seguente proposizione (1902): "L'uguaglianza di volume di due poliedri non è condizione sufficiente per la loro scomponibilità in ugual ...
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Francescano (Cesena 1270 circa - Monaco di Baviera 1342). Maestro di teologia a Parigi, eletto generale dell'ordine (1316) in un momento acuto della lotta con gli spirituali per l'osservanza della regola; [...] avvenne dopo che il capitolo generale francescano di Perugia (1322) presediuto da M. ebbe dichiarata ortodossa la proposizione "Cristo e gli Apostoli nulla hanno posseduto per diritto di proprietà, né singolarmente, né collettivamente", condannata ...
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Filosofo e logico (Drypool, Yorkshire, 1834 - Cambridge, Inghilterra, 1923). Compì i suoi studî a Cambridge, dove poi (dal 1862) insegnò, rimanendovi fino alla morte. Dopo aver preso gli ordini (1859), [...] calcolo logico, difendendolo dalle critiche di S. Jevons; gli si devono soprattutto un'analisi dei varî tipi di proposizione aristotelica in termini di esclusione e inclusione di classi e l'introduzione di un metodo grafico per rappresentare queste ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
indipendente
indipendènte agg. [comp. di in-2 e dipendente, part. pres. di dipendere]. – In generale, che non dipende, che non è soggetto o subordinato ad altre persone o ad altre cose. In partic.: 1. Di stato (o nazione), non soggetto alla...