proposizione /propozi'tsjone/ s. f. [dal lat. propositio -onis "il mettere innanzi"]. - 1. [ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma] ≈ affermazione, asserzione, dichiarazione, enunciazione. 2. (gramm.) [...] [nella grammatica tradizionale, espressione di senso compiuto costituita per lo più di almeno due elementi, soggetto e predicato: p. principale] ≈ enunciato, frase. ‖ costrutto, periodo. 3. (crit., non ...
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secondario /sekon'darjo/ [dal lat. secundarius, der. dell'agg. secundus "secondo"]. - ■ agg. 1. a. [che viene come secondo in ordine di tempo] ≈ posteriore, seguente, successivo, susseguente. ↔ antecedente, [...] quella di un altro accento presente in una parola polisillaba] ↔ primario, principale. b. [di proposizione retta da un'altra proposizione] ≈ dipendente, subordinato. ↔ indipendente, principale, reggente. ■ s. m. 1. (geol.) [spec. con iniziale maiusc ...
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corollario /koro'l:arjo/ s. m. [dal lat. corollarium, der. di corolla, dim. di corona "corona"]. - 1. (filos.) [proposizione che si deduce da una verità già dimostrata] ≈ Ⓖ conseguenza, deduzione. 2. (matem.) [...] [proposizione che si deduce senza dimostrazione da una proposizione precedente] ≈ ⇑ teorema. ...
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subordinato [part. pass. di subordinare]. - ■ agg. 1. a. [che dipende da altro fatto o elemento, con la prep. a: il loro viaggio è s. alla promozione del figlio] ≈ condizionato (da), dipendente (da). ‖ [...] impiegato s.] ≈ dipendente, sottoposto, subalterno. 3. (gramm.) [di proposizione, che dipende da un'altra proposizione mediante un rapporto di subordinazione: proposizione s. di primo grado] ≈ dipendente, secondaria. ↔ principale, reggente. ■ s ...
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sempreché (più com. sempre che) cong. [grafia unita di sempre che]. - 1. [a condizione che, per introdurre una proposizione condizionale con verbo al congiuntivo: verremo, s. sia possibile; è un fatto [...] sia vera] ≈ ammesso che, a patto che, purché. 2. (ant., lett.) [in tutte le circostanze in cui, per introdurre una proposizione temporale con verbo all'indicativo: sempre che traudii La tua dolce risacca su le prode Sbigottimento mi prese (E. Montale ...
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principale [dal lat. principalis, der. di princeps-cĭpis "primo"]. - ■ agg. 1. [che è in posizione iniziale per merito, per valore, per importanza e sim.] ≈ e ↔ [→ PRIMARIO (2)]. 2. [di più grande rilievo, [...] la piazza p. del paese] ≈ maggiore, massimo. ↔ secondario, [di porta e sim.] di servizio. 4. (gramm.) [di proposizione che, all'interno di un periodo, svolge un ruolo sintattico autonomo] ≈ indipendente, reggente. ↔ secondario, subordinato. ■ s. m. e ...
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come /'kome/ [lat. quomo(do) et, propr. "nel modo che anche ..."] (radd. sint.; può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e). - ■ avv. 1. a. [introduce un termine di comparazione o una prop. [...] [di persona] in qualità di. d. [per lo più accompagnato da se e il congiuntivo, o da a o per e l'infinito, introduce una proposizione di valore comparativo e ipotetico: rispettalo c. fosse tuo padre; alzò le spalle, c. dire (o c. a dire o c. per dire ...
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protasi /'prɔtazi/ s. f. [dal lat. tardo protăsis, gr. prótasis, der. di protéinō "protendere, proporre"]. - 1. (crit.) [parte introduttiva di un poema nella quale si enuncia la materia di cui si parlerà] [...] ≈ esordio, introduzione, preambolo, premessa, proemio, prologo, (non com.) proposizione. 2. (gramm.) [nel periodo ipotetico, proposizione subordinata introdotta da se] ≈ Ⓖ ipotesi, Ⓖ premessa. ↔ ‖ apodosi. ...
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reggente /re'dʒ:ɛnte/ [part. pres. di reggere]. - ■ agg. (gramm.) [di proposizione da cui dipende un'altra] ≈ principale. ↔ dipendente, secondario, subordinato. ■ s. m. e f. 1. (polit.) [chi esercita provvisoriamente [...] (estens.) [chi tiene temporaneamente un ufficio o una carica non occupati dal titolare: nominare un r.] ≈ (burocr.) facente funzione, sostituto, supplente. ■ s. f. (gramm.) [proposizione reggente] ≈ principale. ↔ dipendente, secondaria, subordinata. ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. da enunciato, intendendo con quest’ultimo...
PROPOSIZIONE (o frase; fr. proposition, phrase; sp. proposición; ted. Satz; ingl. proposition)
Giacomo Devoto
Realizzazione linguistica di un giudizio, che contiene almeno un predicato (v.), di solito riferito a un soggetto, e non necessariamente...