SANTILLANA, David (de)
Bruna Soravia
– Nacque a Tunisi il 9 maggio 1855, primogenito di Moses e di Nunes Martinez. La famiglia paterna, di lontana origine iberica e discendente dalla comunità sefardita [...] dell’obbligazione, tramite fra la deontologia islamica e il formalismo europeo; nello stesso senso va intesa la proposizione di un codice unico civile e commerciale, contraria al modello francese coevo di doppia codificazione e infine respinta ...
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SEGNI, Alessandro
Alfonso Mirto
– Nacque a Firenze il 2 aprile 1633, da Tommaso e da Maria di Bartolommeo Canigiani, seconda moglie del padre.
Proveniva da un’antica famiglia forse originaria della [...] Maestro], il Canonico Lorenzo Panciatichi, e Alessandro Segni, per consultare del modo di tale ornamento, concorsero tutti nella proposizione del Conte, di far dipignere in ciascuna delle Volte i Fiorentini stati in alcuna Scienza, o Arte eccellenti ...
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CORRER, Antonio
Claudio Povolo
Figlio di Giovanni (1586-1644) di Francesco e di Cecilia di Marcantonio Zen, nacque a Venezia il 17 febbr. 1622. Nel 1650 sposò Elisabetta di Giacomo Correr e di Marina [...] discorso, a sottolineare i meriti e la serietà dimostrati dal Morosini nell'espletamento degli incarichi da lui sostenuti. Le proposizioni del Sagredo e del C. ottennero un numero pari di voti e la decisione venne rinviata ai giorni seguenti ...
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BOLOGNESI, Ambrogio
Silvana Menchi
Nacque a Palermo nel 1507 da un Giovanni muratore, originario della regione di San Marino, e da una Caterina, di cui ignoriamo il casato. Nel 1525, quando lasciò la [...] Salvatore Magnavacca e Ludovico Tesauro dichiararono contraria al canone del concilio e contraria alla S. Scrittura una proposizione della predica del 20 gennaio riferita concordemente dai testimoni, e i giuristi Pietro Saladino e Pietro Agliata ...
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GENTILI, Alberico
Angela De Benedictis
Nacque il 14 genn. 1552 a San Ginesio, nel Maceratese, da Matteo, medico, e da Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
La fanciullezza e l'adolescenza [...] riformate in funzione di una religiosità molto semplificata nel campo dogmatico pur restando immune da qualsiasi proposizione di tipo ereticale e in funzione, altresì, di una concezione democratica e antiierocratica dell'organizzazione ecclesiastica ...
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FABRONI, Carlo Agostino
Pietro Messina
Nacque a Pistoia il 28 ag. 1651 da Nicola e Lucilla Sozzifanti, due membri della piccola nobiltà cittadina.
Studiò presso gli oratoriani della sua città e, nel [...] le risposte date ai precedenti interrogatori. Il F. non aspettava che quei testi per mettersi alacremente a caccia di qualche proposizione ereticale. Il 18 dic. 1701 sostenne in commissione la necessità di vietare il ritorno dei Codde in Olanda e dì ...
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GIMIGNANI, Ludovico
Letizia Lanzetta
Figlio di Giacinto, pittore, e di Cecilia Turchi, nacque a Roma il 19 maggio 1643 e fu tenuto a battesimo da Caterina Tezi, moglie di Gian Lorenzo Bernini, e da [...] risultano, nel prosieguo della sua lunga e feconda carriera, difficilmente pareggiate (Sestieri, p. 88).
La capacità di proposizione del dettame classico, ravvisabile nella Comunione di s. Gioacchino Francescano, è confermata nella tela, siglata "L.G ...
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BARONE, Domenico
Alberto Aquarone
Nacque a Napoli il 29 genn. 1879. Compiuti gli studi giuridici, entrò nel 1902 nella magistratura come uditore giudiziario. Dopo aver raggiunto nel 1906 il grado di [...] non s'incontrano mai", al fine di costituire uno "Stato veramente cattolico", in cui avesse realtà di contenuto la proposizione statutaria secondo la quale la "Religione Cattolica, Apostolica e Romana è la sola Religione dello Stato".
Il 4 ottobre ...
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BORROMEO, Vitaliano
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano il 3 marzo 1720, in una delle più nobili famiglie milanesi, terzogenito del conte Giovanni Benedetto e di Clelia del Grillo. Dopo aver compiuto [...] ampie concessioni - non ottenne che di aumentarne l'isolamento: "Dacché io ho apertamente dichiarata la mia contrarietà ad ogni proposizione che è stata fatta rispetto alla revisione de' libri di Milano, sono forse divenuto sospetto" (ibid. 383, f ...
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GRIMALDI, Francesco Maria
Cesare Preti
Nacque a Bologna il 2 apr. 1618 da Paride, del ramo emiliano della nota casata ligure, e da Anna Cattani, di nobile famiglia locale. Ebbe almeno tre fratelli, [...] dei revisori romani, che nel marzo giudicarono l'enunciato centrale dell'opera, che nel testo a stampa diverrà la proposizione II del libro I (che afferma una struttura corpuscolare-ondulatoria della luce), contrario ad Aristotele e ammissibile, con ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
indipendente
indipendènte agg. [comp. di in-2 e dipendente, part. pres. di dipendere]. – In generale, che non dipende, che non è soggetto o subordinato ad altre persone o ad altre cose. In partic.: 1. Di stato (o nazione), non soggetto alla...