CABEO, Niccolò
Alfonso Ingegno
Nato a Ferrara il 26 febbr. 1586, entrò come novizio nella Compagnia di Gesù nel 1602. Ebbe come maestro di matematica, nel collegio gesuitico di Parma, Giuseppe Biancani; [...] della sua testimonianza. A contatto con quest'ultimo maturava nel C. la persuasione, nata dal fraintendimento di una proposizione galileiana, secondo cui corpi di specie e mole diversa cadono con la stessa velocità, senza che il mezzo intervenga ...
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FAIFOFER, Aureliano
Luca Dell'Aglio
Nacque a Borgo Valsugana, in provincia di Trento, il 4 ag. 1843, da Giorgio e Celeste Sordo. Compì gli studi liceali e universitari a Padova, ove si laureò in matematica, [...] la nozione di equivalenza alla decomposizione di figure in altre a due a due congruenti (Dimostrazione di una proposizione fondamentale della teoria dell'equivalenza, in Periodico di matematiche, I [1886], pp. 13 ss.). Alla luce delle ricerche ...
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BELLISOMI, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Pavia il 30 luglio 1736 dal marchese Gaetano Annibale e da Anna Maria della Corcelle de Percii. Fu educato nel Collegio Clementino di Roma, in un ambiente [...] era necessario che dal mondo cattolico si levasse la voce di qualche autorevole teologo a condannare le singole proposizioni non ortodosse del Febronio.
Si richiese, per suggerimento del Beck, un intervento della facoltà teologica della Sorbona, che ...
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CHIGNOLI, Nicolò Agostino
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Nato a Trino (Vercelli) il 21 apr. 1707, in una famiglia originaria di Pavia, da Pietro Antonio e da Anna Catterina Tosetti, vestì l'abito dell'Ordine dei predicatori il [...] da alcuni consiglieri e dall'avvocato generale dello Stato, i quali conclusero che il De regimine Ecclesiae conteneva qualche proposizione ardita o dubbia, era scritto in maniera superficiale e confusa, ma non era passibile di censura. Dopoché i due ...
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MAROZIA
Tommaso di Carpegna Falconieri
– Nacque presumibilmente a Roma intorno all’892 da Teofilatto e da Teodora.
Il padre, vestararius del sacro palazzo lateranense, magister militum e senator Romanorum, [...] et Marocia dicitur» (Annales, p. 381). L’una e l’altra testimonianza, dunque, avvalorano, ciascuna per una parte, la proposizione di Liutprando. Anche se la situazione è incerta, si deve dunque registrare almeno il fatto che, per diversi autori del ...
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MICHELINI, Famiano
Federica Favino
MICHELINI, Famiano (Francesco di S. Giuseppe). – Nacque a Roma il 31 ag. 1604 da genitori provenienti dalla Sabina e di modeste condizioni.
Sembra probabile che abbia [...] alcuni mesi a colpi di esperimenti e di lettere semipubbliche, nonostante la via di uscita proposta da Ricci di assumere la proposizione del M. come una verità matematica e non fisica. La polemica giunse al punto da far sospettare a Borelli, dietro ...
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SCALA, Domenico
Luigi Ingaliso
SCALA (La Scala), Domenico. – Nacque a Messina nel 1632 da Salvatore e da Grazia.
Sin da giovane mostrò un talento negli studi, tanto da addottorarsi in medicina all’età [...] al principio d’autorità. L’assunto filosofico di fondo era la tesi che «anima est sanguis» (p. 7) e per dimostrare questa proposizione fece ampio uso di citazioni bibliche, in particolare un passo del Levitico (10, 11) dove si dice che «anima est in ...
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ACCIAIUOLI, Donato
Arnaldo D'Addario
Nacque a Firenze il 15 marzo 1429 da Neri di Donato e da Lena di Palla Strozzi. Dal padre, che morì mentre egli nasceva, fu affidato alla tutela della madre e dei [...] vinte dai colloqui con Poggio Bracciolini, alla Achademia,i cui quotidiani ritrovi riunivano, per esercitazioni letterarie, dispute e proposizione vicendevole di problemi, il Rinuccini, Vespasiano da Bisticci, Marco ed Antonio Rossi ed altri. L'A. si ...
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GRECO, Emilio
Carlo Pirovano
Figlio di Giuseppe e di Domenica Sambuco nacque a Catania l'11 ott. 1913.
Le scarne notizie sugli anni di formazione del G. ci riportano a un contesto di dignitosa povertà [...] dello scultore, imponendogli un arduo equilibrio fra le esigenze della consistenza plastica (e non meramente grafica) in una proposizione spaziale di tal fatta e l'assonanza con i rilievi marmorei esistenti sui pilastri, tenendo presente che i nuovi ...
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BENEDETTI, Giovanni Battista
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Venezia il 14 ag. 1530; "patrizio veneto" si qualificò in alcuni scritti. Secondo il Bordiga (pp. 587 s.), non sarebbe, tuttavia, possibile [...] vecchie e nuove vedute, messa in luce anche dalla critica, la quale ha fatto notare il contrasto tra la proposizione: "Quod in vacuo corpora eiusdeni materiae aequali velocitate moverentur" e l'altra, anche da lui formulata: "Corpora licet inaequalia ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
indipendente
indipendènte agg. [comp. di in-2 e dipendente, part. pres. di dipendere]. – In generale, che non dipende, che non è soggetto o subordinato ad altre persone o ad altre cose. In partic.: 1. Di stato (o nazione), non soggetto alla...