Diritto
C. compromissoria Uno dei due tipi di convenzione di arbitrato (➔) previsti dal codice di procedura civile. Tradizionalmente si è soliti distinguerla dall’altro tipo di convenzione, il compromesso [...] che il debitore deve pagare vada rivalutata sulla base degli aumenti di tali prezzi.
Linguistica
C. ritmica Conclusione ritmica di una proposizione o di un periodo fondata sulla sequenza di sillabe lunghe e brevi. La c., fissata nel 5° sec. a.C. da ...
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INTERROGATIVI, PRONOMI
I pronomi interrogativi servono per introdurre una proposizione interrogativa, diretta o indiretta.
Usi
Delle tre forme del pronome cosiddetto neutro (che, che cosa, cosa), che [...] cosa è oggi la forma percepita come più formale
E che cos’è lo spread? (www.ilpost.it)
La forma di origine settentrionale cosa e la forma di origine centro-meridionale che sono le più diffuse (la seconda ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Tre scuole di pensiero
Zheng Jianjian
Marc Kalinowski
Jean Levi
Tre scuole di pensiero
I moisti e il 'Canone moista'
di Zheng Jianjian
Fondatore della scuola [...] un regolo misuri la lunghezza di un pezzo di legno, o un contadino che verifichi l'estensione di un campo: le proposizioni appena illustrate ci appariranno allora come le conclusioni del tutto naturali di una tale prassi.
L'idea moista di uno spazio ...
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Ripetizione della congiunzione tra più periodi, proposizioni o membri di proposizione fra loro coordinati: e mangia e bee e dorme e veste panni (Dante). ...
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SUBORDINAZIONE (ted. Unterordnung)
Giacomo Devoto
Rapporto di dipendenza grammaticale di una proposizione dipendente rispetto alla proposizione reggente. La subordinazione grammaticale non ha niente [...] di comune con la subordinazione logica e dipende da ragioni formali, cioè dalla natura subordinatrice o meno delle congiunzioni che introducono la proposizione: si addormentò perché era molto stanco; si addormentò, infatti era molto stanco. ...
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Linguistica
In contrapposizione a univoco, si dice di termine o proposizione che suggerisce due o più significati differenti (anche equivoco): per es. ‘chiesa’ può significare sia l’edificio in cui si [...] , sia la totalità degli appartenenti a una confessione religiosa, sia la totalità dei chierici. Le ambiguità delle proposizioni delle lingue storico-naturali hanno condotto a sviluppi della teoria sintatticista, in cui si manifesta l’esigenza di ...
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motum
Accusativo latino di motus (" moto ", " movimento "), che compare nella proposizione scolastica di Pd XIII 100 si est dare primum motum esse, nella quale D. pone un problema speculativo di difficile [...] soluzione ...
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Forma di argomentazione, nella quale si stabilisce, in generale, un'alternativa tra due ipotesi (dette anche corna del dilemma) da ciascuna delle quali deriva la conseguenza, affermativa o negativa, che si vuol dimostrare. La forza logica del dilemma si basa perciò sul presupposto che, nella duplice alternativa che lo costituisce, sia esaurita la totalità dei casi possibili: dato, invece, che l'alternativa ...
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chi
Riccardo Ambrosini
. 1. L'uso di c. con funzione di pronome interrogativo, soggetto di proposizione interrogativa sia diretta che indiretta, più raro di quello di c. con funzione di pronome relativo [...] 1 Perch'io non trovo chi meco ragioni, e 8 è sì rio, / che 'l ben trova chi albergo li doni, e come nelle tre proposizioni rette dal verbo ‛ volere ' e introdotte da c., in Pd XXI 130-132 Or voglion... chi rincalzi / li moderni pastori e chi li meni ...
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Nella logica aristotelica, il processo di prova della validità di una proposizione mediante la sua deduzione da un’altra verità più generale. Tale deduzione è compiuta dal pensiero dianoetico e ha per [...] fondamentale strumento il sillogismo. L’inizio dell’a. non può essere fatto risalire all’infinito, nell’esigenza di provare le premesse di ogni singola deduzione: Aristotele pone quindi all’origine le ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
indipendente
indipendènte agg. [comp. di in-2 e dipendente, part. pres. di dipendere]. – In generale, che non dipende, che non è soggetto o subordinato ad altre persone o ad altre cose. In partic.: 1. Di stato (o nazione), non soggetto alla...