In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] di tipo platonico. Ma è certamente a G. Frege che si deve la teorizzazione più conseguente della dottrina delle proposizioni. All’interno della sua teoria del significato, Frege concepiva la p. (o pensiero, Gedanke) come il significato (Sinn) di ...
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PROPOSIZIONE (o frase; fr. proposition, phrase; sp. proposición; ted. Satz; ingl. proposition)
Giacomo Devoto
Realizzazione linguistica di un giudizio, che contiene almeno un predicato (v.), di solito [...] e il cavallo è erbivoro. Una differenza nello spazio o nel tempo può essere indicata senza che la natura delle proposizioni si muti, con una determinazione del solo verbo (cioè con un avverbio) o con una determinazione dell'intera frase (cioè ...
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proposizione
Barbara Faes De Mottoni
Il termine p., più volte usato da D., deriva i suoi valori specifici dalla terminologia della logica aristotelica.. Aristotele designa la p. con due termini diversi: [...] l'una a l'altra, sì come effetto a cagione. Più oltre (§ 3): E poi conchiude prendendo la vertude de la sopra notata proposizione, e dice che però conviene l'una procedere da l'altra, o vero ambe da un terzo. Com'è stato rilevato dal Busnelli (Cv ...
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proposizioneproposizione termine usato, in logica, come sinonimo di enunciato per designare una → formula ben formata di un linguaggio formale: il linguaggio degli → enunciati (detto anche linguaggio [...] la lettera A la frase «13 è un numero primo» e con la lettera B la frase «13 è multiplo di 3», la proposizione è simbolicamente rappresentata dalla scrittura A ⇒¬B (si legge «A implica non B») che è detta forma proposizionale. Il valore di → verità ...
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In stilistica proposizione che si aggiunge a un’altra come sviluppo esplicativo di un concetto già chiaramente enunciato.
In grammatica latina, genitivo e. o dichiarativo o anche appositivo, quello che [...] specifica con una determinazione particolare un concetto generico (per es.: virtus prudentiae, «la virtù della prudenza») ...
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Proposizione subordinata che esprime un fatto nonostante il quale avviene ugualmente quanto è detto nella reggente. La forma esplicita ha di norma il congiuntivo ed è introdotta dalle congiunzioni concessive: [...] benché, quantunque, sebbene, o dalle locuzioni per quanto, con tutto che, nonostante che. La forma implicita può avere il verbo nel participio passato retto dalle stesse congiunzioni (sebbene malato …), ...
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proposizione inversa
proposizione inversa di una data implicazione logica quale A ⇒ B, è l’implicazione B ⇒ A, che si ottiene scambiando tra loro la proposizione antecedente e quella conseguente. Una [...] proposizione e la sua inversa non sono logicamente equivalenti. Per esempio, la proposizione «se n è multiplo di 4 allora n è pari» è vera, mentre la sua inversa «se n è pari allora n è multiplo di 4» non lo è (→ proposizione). ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
indipendente
indipendènte agg. [comp. di in-2 e dipendente, part. pres. di dipendere]. – In generale, che non dipende, che non è soggetto o subordinato ad altre persone o ad altre cose. In partic.: 1. Di stato (o nazione), non soggetto alla...