DELLA VALLE, Berardino
Mauro De Nichilo
Nacque a Roma da Lelio e da Brigida de' Rustici il 25 ott. 1450 (cfr. Gatta, p. 630, dove si rimanda a p. 139 dei vol. 131 del fondo Della Valle-Del Bufalo dell'Archivio [...] II 10, 35, a cura di V. Branca-M. Pastore Stocchi, Firenze 1978, pp. 22, 55).
Del famoso "codex vetustus" di Properzio, da identificare con il Neapolitanus ora a Wolfenbüttel, avuto in prestito dal D., il Poliziano fa cenno nel cap. 81 della Cent. I ...
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VARRONE Atacino (P. Terentius Varro Atacinus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Scrittore latino, nacque l'82 a. C. ad Atax (Aude) nella provincia narbonese. A trentaquattro anni prese a studiare la letteratura [...] o meglio Ephemeris (calendario) a imitazione dei Fenomeni di Arato. Delle sue Saturae giudica con severità Orazio (Sat., I, 10, 46). Properzio (III, 34, 85) e Ovidio (Trist., II, 439) ricordano le sue Elegie, in cui cantava, con lo pseudonimo di ...
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VISMARA, Michele
Livio Antonielli
Nacque a Monza il 9 maggio 1760. Compì qui i primi studi, dai nove anni proseguendoli poi sino al compimento nei seminari della diocesi di Milano. Entrò come sacerdote [...] da uomini illustri, a cura di G. Ghinassi, Faenza 1868, vol. II, pp. 243-244 (la sua traduzione di Properzio viene definita ‘ben mediocre’); G. Corniani, I secoli della letteratura italiana dopo il suo risorgimento … colle aggiunte di Camillo ...
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INFERNO (fr. enfer; sp. infierno; ted. Hölle; ingl. hell)
Umberto FRACASSINI
Giuseppe DE LUCA
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Il vocabolo latino infernus era originariamente un aggettivo e designava qualche cosa che fosse più in [...] a esseri appartenenti alle rispettive parti; così si ha in Livio, XXIV, 38, superi infernique dii; e in Properzio, II, 1, 37, Theseus infernis, superis testatur Achilles. Quindi l'aggettivo, sostantivato (al plur. inferna, o inferi), designò ...
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Letterato ed editore (Padova 1686 - ivi 1766). Insegnò filosofia dapprima (1727-36), poi (fino al 1760) lettere greche e latine all'univ. di Padova. Scrisse Carminun libri tres (1725; 2a ed. 1742); De [...] tipografica e filologica: tra le edizioni, per lo più letterarie, ricordiamo il Boezio (1721); l'Aminta di Tasso (1722); Le Vite di Dante e del Petrarca di L. Bruni (1727); le Rime di Petrarca (1737); il Poliziano (1749 e 1751); Properzio (1755). ...
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SINIBALDI, Antonio
Tammaro De Marinis
Uno dei più celebri copisti-calligrafi del sec. XV, fiorentino. Esemplò manoscritti per il duca d'Urbino, per gli Aragonesi di Napoli, per Mattia Corvino re di [...] di Baviera, Nazionale di Parigi, Escorial. (V. anche manoscritto, XXII, tav. XXVI: riproduzione di una pagina del suo Properzio, copiato a Firenze nel 1484). La scrittura del S., "umanistica" bellissima, riconoscibile a prima vista per una certa ...
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IPPOCRENE ("Ιππουκρήνη o ‛Ιπποκρήνη, Hippocrēne)
Angelo Taccone
Fonte sacra alle Muse sull'Elicona, fatta sprizzare dal cavallo Pegaso con un colpo di zampa. Era a venti stadî circa dal bosco delle Muse. [...] non lontana di Aganippe) venne a significare coltivar la poesia.
Tra le fantastiche narrazioni dei poeti in relazione con la fontana d'Ippocrene sono specialmente belle quella di Ennio in principio degli Annali e quella di Properzio, III, 3, 1 segg. ...
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La maggiore e più chiara conoscenza della produzione poetica di C., acquisita specialmente attraverso gli Scholia Florentina e le Diegheseis milanesi, invita oramai ad uno studio più attento dell'arte [...] Studi di poesia ellenistica, Napoli 1940; E. Howald, Der Dichter K. von Kyrene, Zurigo 1943; L. Alfonsi, L'elegia di Properzio, pubbl. della Univ. catt., Milano 1945; G. Perrotta, Storia della lett. gr., III, ivi 1946; C. Gallavotti, Appunti di lett ...
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MYS (Μῦς, Mys)
G. Becatti
1°. - Toreuta greco celebre soprattutto per i suoi vasi d'argento e d'oro cesellati. La sua cronologia è data dall'esecuzione dello scudo cesellato con scene della centauromachia [...] 500 a). Plinio (Nat. hist., xxxiii, 155) ricorda nel tempio di Dioniso a Rodi uno skỳphos cesellato con sileni e amorini; Properzio (iii, 9, 14) loda la decorazione di acanto che si piega molle nei suoi fini ceselli; Marziale parla di una sua patera ...
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CASELLA, Giacinto
Felice Del Beccaro
Nacque a Filettole (Pisa) il 12 sett. 1817 da Giuseppe, agricoltore in proprio, di media condizione economica, e da Degnamerita Rossi.
L'amore per la campagna nella [...] . ital., 24 ott. 1880, p. 259; G. Rigutini, G. C., in Nuova Riv. internaz, I (1880), pp. 771 s.; Id., premessa alle traduzioni da Properzio, in Opere edite e postume di G. C., cit, II, pp. IX-XVIII; Id., G. C. e le sue opere edite e postume, in Il ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegiaco
elegìaco agg. [dal lat. tardo elegiăcus, gr. ἐλεγειακός] (pl. m. -ci). – Di elegia, proprio dell’elegia: componimento, metro, genere e.; distico e., la strofa risultante dall’unione di un esametro dattilico e di un pentametro, caratteristica...