MENTORE
Paolino Mingazzini
. Toreuta assai famoso, anzi, per i Romani, il più famoso dell'antichità. Non sappiamo con precisione l'epoca in cui visse: sembra prima della metà del sec. IV a. C., poiché, [...] aveva così care che aveva riguardo di servirsene per bere. L'unico accenno al carattere della sua arte lo abbiamo in Properzio, che contrappone M. a Mys, dicendo che la forza del primo era nei soggetti della rappresentazione, quella del secondo nella ...
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MAMURIUS VETURIUS
L. Guerrini
La tradizione lo considera come il primo scultore romano; fece per il re Numa gli 11 scudi in tutto simili a quello caduto dal cielo (Var., De ling. Lat., vi, 6; Fest., [...] . Mamuri Veteri; Ovid., Fast., III, 383; Plut., Numa, 13); come tale il suo nome veniva ricordato alla fine dei Carmina Saliaria. Properzio (iv, 2) gli attribuisce anche la statua di culto del dio Vertumno a Volsinî.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. gr ...
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(gr. Βρισηίς, lat. Brisēis -ĭdis) Secondo l'Iliade di Omero, è il nome dell'ancella preferita di Achille, al quale fu tolta da Agamennone, quando questi dovette restituire Criseide al padre. Achille, sdegnato, [...] il sopravvento i Troiani. Restituita allora ad Achille, Briseide piange sul cadavere di Patroclo.
Oltre Omero, anche Properzio, Ovidio, Orazio, Stazio cantarono di Briseide, e l'arte figurativa la rappresentò spesso, soprattutto nella scena dell ...
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Vedi URVINUM HORTENSE dell'anno: 1966 - 1997
URVINUM HORTENSE
U. Ciotti
Il rinvenimento di edifici antichi nella località moderna di Collemancio di Cannara (Umbria) sulla sommità di una pendice dei [...] e in documenti medievali. Recentemente è stata affacciata l'ipotesi che questa città abbia dato i natali al poeta Properzio.
Dagli elementi forniti da alcuni saggi eseguiti sul posto e dalle poche iscrizioni, certamente provenienti da Collemancio, si ...
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VERTUMNO (Vertumnus, nella forma più antica Vortumnus)
F. Castagnoli
La principale divinità degli Etruschi, venerata specialmente a Volsini, forse in rapporto (anzi,. secondo alcuni, identica) con Voltumna, [...] culto fu introdotto assai presto in Roma: una sua statua era nel vicus Tuscus presso il Foro; essa era in bronzo e Properzio, (iv, 2, 61) immagina che sostituisse un arcaico simulacro ligneo, e fu rinnovata nell'età di Diocleziano (C.I.L., vi, 804 ...
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Classicista italiano (Bisaccia 1925 - Firenze 2024); prof. univ. dal 1956 al 2000, docente di letteratura latina nelle univ. di Firenze e Pisa, ha insegnato anche alla Scuola Normale di Pisa (1964-93). [...] romana, cioè del passaggio dalla repubblica all'impero, e l'ideologia degli autori vissuti nell'epoca. Tra le opere: Properzio (1951); Scholia in P. Ovidii Nasonis Ibin (1959); Orazio e l'ideologia del principato (1963); Sallustio e la rivoluzione ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] società romana in una tavolozza screziata, come non prima, di tinte ora sincere, ora artificiose. Ovidio, partendo da Tibullo e da Properzio, ha creato per l'elegia e il distico una maniera sua, tra il geniale il grazioso, il giocoso e il perverso ...
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OSTIO (Hostius)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Poeta latino, scrisse un poema sulla guerra istrica. Dal fatto che la guerra istrica del 178-177 a. C. fu cantata da Ennio, si argomentò che O. si sia [...] ha un colorito arcaico. Normale la tecnica del verso. Siccome il vero nome della Cinzia di Properzio era Hostia, s'immaginò che il doctus avus di lei, al quale Properzio (III, 20, 8) allude, fosse appunto Hostius. Ma l'ipotesi urta in difficoltà ...
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Torricelli di Torricella, Francesco Maria
Enzo Esposito
Letterato e uomo politico (Fossombrone 1794-Napoli 1867). Fu governatore della provincia di Urbino e Pesaro (1831), fece parte del parlamento [...] letterario esordì con alcuni versi per il principe Altieri (1817), con i forbiti volgarizzamenti di due elegie di Tibullo e di Properzio, con la biografia del Pergamino e con l'elogio di Andrea Buffoni; nel 1824 fondò nella sua città l'Accademia ...
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Poeta e grammatico greco di Coo, vissuto fra il 330 e il 275 circa a. C., prima ad Alessandria, dove fu maestro del figlio di Tolomeo Sotere, il futuro Filadelfo, e di Zenodoto; poi, alla fine della sua [...] elegiaco, e come tale celebrato nell'antichità, insieme con Callimaco, da Teocrito, Ermesianatte e, fra i latini, da Properzio, Ovidio, Quintiliano. Delle sue opere restano solo pochi frammenti. Una sua raccolta di elegie (o forse una lunga elegia ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegiaco
elegìaco agg. [dal lat. tardo elegiăcus, gr. ἐλεγειακός] (pl. m. -ci). – Di elegia, proprio dell’elegia: componimento, metro, genere e.; distico e., la strofa risultante dall’unione di un esametro dattilico e di un pentametro, caratteristica...