Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] all’influenza dei dialetti italiani: perdita delle declinazioni nominali, una particolare evoluzione del sistema verbale, forme pronominali semplificate (cfr. Soravia 1977).
La scomparsa del romanes in Sicilia può essere dovuta ad assimilazione in ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] , segmentazioni della frase e pronomi d’interesse o d’affetto, ipotetiche semplificate e casi di ➔ che polivalente, ridondanze pronominali ed esempi di ci attualizzante. Un profluvio di forme che fa dei romanzi pasoliniani (e, in particolare, di Una ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] derivati con un suffisso quasi tutti i verbi, ma non i verbi intransitivi ergativi (*arrivatore), gli intransitivi pronominali (*ammalatore), i verbi che esprimono stati psicologici (*preoccupatore).
Il suffisso più produttivo e che conta un maggior ...
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Con la locuzione correzione di bozze si indicano complessivamente i diversi tipi di intervento eseguiti sulle prove (o bozze) di stampa per preparare un testo in vista della sua pubblicazione. Si tratta [...] generalizzata del maschile e il criterio ‘analogico’ di attribuire il genere della corrispondente parola italiana.
Negli usi pronominali si rileva la piena adesione allo standard tradizionale (con il frequente uso della particella vi in luogo di ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] "volere" e skulle "dovere". Dalla coniugazione medio-passiva, formatasi nel nordico antico per l'affissione di alcune forme pronominali alle voci del verbo attivo, deriva il passivo danese, il cui esponente -s è un residuo del pronome riflessivo ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] vɛ] «tu vai», [ˈvɛɲo ko ti] «vengo con te». La forma del pronome riflessivo usata per la prima persona plurale dei verbi pronominali ([se peŋˈtimo] «ci pentiamo») è, a differenza dell’italiano, la stessa che si ritrova nella terza persona singolare e ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] delle persone colte: dai fenomeni sintattici della dislocazione (la notizia l’abbiamo data ieri; ➔ dislocazioni), agli usi pronominali (gli in luogo di a loro), tutti fenomeni peraltro ben attestati fin dalle origini della nostra lingua, sebbene ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] te, lo masch. / li femm., no o [nuˈɛter], vo o [vuˈɛter], [lawr] «loro»). Nella flessione verbale è obbligatorio l’uso delle forme pronominali atone a «io», t «tu», al / l «egli, esso», la / l «ella, essa», a «noi», a «voi», i «essi, esse», anche in ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] voi è generale, mentre appare ormai in regresso il loro, decisamente formale e antiquato. Ancora nell’ambito degli usi pronominali, sono strategie di cortesia empatica l’uso dei plurali al posto dei singolari (tra cui il noi inclusivo, che cancella ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] tempo di una particolare quota di vocabolario, definito ''di base'' (nomi delle parti del corpo, numerali, elementi pronominali, ecc.). Mediante lo studio quantitativo del ritmo secondo cui i lessemi sono progressivamente sostituiti o cancellati in ...
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pronominale
agg. [dal lat. tardo pronominalis, der. di pronomen -mĭnis «pronome»]. – Di pronome, del pronome: la declinazione p.; valore p. di un aggettivo; particelle p., le forme atone della declinazione del pronome personale e riflessivo....
riflessivo
(ant. reflessivo) agg. [der. del lat. reflexus, part. pass. di reflectĕre «riflettere»]. – 1. a. Che concerne la riflessione (della mente): facoltà r.; abito riflessivo. b. Che impone una riflessione o è caratterizzato da riflessione:...