Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] nome proprio femminile (la Tittì):
(16) come s’era rimasti jersera (ivi, p. 682)
L’accordo del participio passato dei verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) è con l’oggetto:
(17) Guarda piuttosto come ti sei sciupati gli occhi (ivi, p. 691).
Tra le ...
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CATANI, Tommaso
Simonetta Barbini
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Nato a Firenze il 7 dic. 1858 da Germano e da Maria Francia, dopo aver studiato presso gli scolopi nel collegio La Grande Magnolia della città natale, a 17 anni [...] persona in "a" nell'imperfetto indicativo, l'uso di avere come ausiliare anche se riflessivo; abbondanti gli esempi di enclisi pronominale; indifferente l'uso delle desinenze in "iere" e "iero".
Erano forme che il C. aveva assorbito dai suoi maestri ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] tu vi hai la tua parte […] ma che io sono assordata dal suono stesso»;
(b) l’impiego del ➔ che polivalente con ripresa pronominale: «come si dice di Ermotimo, che [= al quale] l’anima gli usciva del corpo»;
(c) la ripresa della congiunzione che dopo ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] , segmentazioni della frase e pronomi d’interesse o d’affetto, ipotetiche semplificate e casi di ➔ che polivalente, ridondanze pronominali ed esempi di ci attualizzante. Un profluvio di forme che fa dei romanzi pasoliniani (e, in particolare, di Una ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] inversioni dell’ordine ausiliare o servile e verbo, pur nella persistenza di soluzioni tradizionali (come il gusto dell’enclisi pronominale).
Le maggiori novità sono introdotte in prosa dal momento in cui si afferma anche in Italia un genere con ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] necessità prosodiche. Non sono esclusivi del siciliano nemmeno il trattamento del nesso PL- (v. 60 chiù, v. 80 chiaci), così come le forme pronominali meve (vv. 6, 65 ecc.) e teve (vv. 44, 47) e le forme verbali este (vv. 3, 59, 90), aio (vv. 4, 51 ...
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pronominale
agg. [dal lat. tardo pronominalis, der. di pronomen -mĭnis «pronome»]. – Di pronome, del pronome: la declinazione p.; valore p. di un aggettivo; particelle p., le forme atone della declinazione del pronome personale e riflessivo....
riflessivo
(ant. reflessivo) agg. [der. del lat. reflexus, part. pass. di reflectĕre «riflettere»]. – 1. a. Che concerne la riflessione (della mente): facoltà r.; abito riflessivo. b. Che impone una riflessione o è caratterizzato da riflessione:...