Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] ’islandese conserva i generi (maschile, femminile e neutro) dei nomi, alcuni casi, e un complesso sistema di verbi e pronomi.
La prima letteratura islandese in versi e in prosa si sviluppa durante il Medioevo. La produzione poetica comprende i canti ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] in armeno e in persiano, la distinzione del g. è scomparsa o va scomparendo (nell’inglese è attualmente limitata ai pronomi). Il g. grammaticale in nessuna lingua storica appare strettamente coerente con il g. naturale.
Difficile è una spiegazione ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] la vista» (VII, 135). La scrittura galileiana potenzia al massimo i participi, che consentono il risparmio di congiunzioni o di pronomi relativi: «Voi stimate [...] la Terra, per la sua asprezza, non potente a far simile recessione» (VII, 95). Il ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] stupore: «Che dirà il mio signor Antonio, quando udirà la morte del suo Tasso?» Parla di se stesso e dell'amico non usando i pronomi «io», «voi», ma i nomi: «il mio signor Antonio», «il suo Tasso»: ed è un ritegno che ben si addice al distacco del ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] del toscano parlato già da secoli, ma mai ricevuto dalla norma; ➔ soggetto), gli per «a loro», la cancellazione del pronome soggetto anaforico, l’uscita in -o invece che in -a della prima persona sing. dell’imperfetto indicativo, la riduzione dei ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] particelle della volgar lingua.
Nei primi due capitoli l'autore dimostra la derivazione degli articoli dal nominativo dei pronomi latini (anche per questa tesi si serve di testimonianze epigrafiche di chiese di Roma e Milano); nel terzo capitolo ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] di questo gruppo (l’articolo determinativo affisso alla fine del nome; formazione di un passivo in -s, -sk; nuovi pronomi ecc.). Un forte accento musicale (in cui si distinguono, come nello svedese, due specie principali) ha conservato bene il ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] , in cui alcune forme del più antico fiorentino compaiono in testimonianze anteriori ma non in BH: è il caso del pronome interrogativo enclitico fostù (in BH solo fosti: Vitale 2002: 120-121).
Nella maggior parte dei casi, le deviazioni dalla norma ...
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LEVI, Natalia
Domenico Scarpa
Nacque a Palermo il 14 luglio 1916 da Giuseppe e da Lidia Tanzi.
Il padre, ebreo triestino, è professore di anatomia comparata nell'ateneo palermitano. Lidia Tanzi, milanese, [...] e D. Scarpa, Cronistoria di "Lessico famigliare", in N. Ginzburg, Lessico famigliare, Torino 1999, pp. V-XIX, 213-261; E. Suomela-Härmä, L'uso dei pronomi allocutivi nelle opere di N. Ginzburg, in Revue romane, XXXVIII (2003), 2, pp. 303-322. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] di coniugazione e declinazione, di mutamenti di genere e di numero; nella sintassi, la confusione nell’uso dei dimostrativi e dei pronomi personali (sui, sibi in luogo di eius ed ei: sibi dixit «gli disse»), un largo uso dell’infinito dopo il verbo ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...