I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] sua individuazione esplicita come interlocutore, ovvero con una strategia linguistica tipica del parlato. Si pensi all’uso dei pronomi di prima persona plurale (il «noi inclusivo», che si riferisce sia all’emittente che al destinatario del testo ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] l’articolo definito e indefinito (in italiano il, la, ecc., rispetto a un, uno, una), le proposizioni relative con pronomi relativi (che, chi, cui, ecc.), il passato composto del tipo ho amato, ecc. (Haspelmath 2001; Nocentini 2002: 327; Haarmann ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] in 1, ma luoco in 2), l’assenza della chiusura di e atona, particolarmente evidente nella preposizione de (in 1, 2, 3) e nei pronomi atoni me (1), se (3), il mantenimento di -ar- atono (potestaria in 1, levarà in 2, accusarà in 2). Sul piano della ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] di coniugazione e declinazione, di mutamenti di genere e di numero; nella sintassi, la confusione nell’uso dei dimostrativi e dei pronomi personali (sui, sibi in luogo di eius ed ei: sibi dixit «gli disse»), un largo uso dell’infinito dopo il verbo ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] di sillabe toniche e atone, il cursus.
Linguistica
Categoria grammaticale che ha la funzione di distinguere, nella flessione dei pronomi, dei sostantivi, degli aggettivi e dei verbi, la quantità numerica. Il n., nella maggior parte delle lingue ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] -a > -e, il dittongamento metafonetico, ripetuti esempi di betacismo, l'assimilazione nd > nn, i pronomi meve, teve, numerosi meridionalismi lessicali (puntualmente segnalati nelle note all'edizione curata da M. Spampinato), provano l'esistenza ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] p. 209)
(b) Quanto alle strutture, il soggetto è posposto:
(i) nelle frasi relative, solo nel caso in cui il pronome relativo non sia soggetto:
(17) Dalla porta attraverso la quale erano usciti i servi l’alano Bendicò […] entrò e scodinzolò (Giuseppe ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] che la Gallia fosse di Ariovisto invece che del popolo romano» (Cesare, De bello gall. I, 45, 1)
il pronome riflessivo, soggetto accusativo della proposizione infinitiva, è co-referente con il complemento d’agente della principale, secondo un modulo ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] di altre lingue dei segni, ha riguardato fino a questo momento soprattutto le classi dei nomi, dei verbi, dei pronomi e di un particolare tipo di elementi denominati classificatori o proforme.
Il termine classificatori è stato coniato in analogia con ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] », ecc.) con un unico caso di dittongo metafonetico (tie’ «tieni»), la conservazione dei nessi con l (platio, occlu, ecc.), i pronomi tebe (< tibi) e sebe (< sibi), il condizionale boltiera «vorrei». Nel Ritmo su Sant’Alessio, accanto ai molti ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...