Per parole generali si intende un gruppo eterogeneo di parole dal significato generico, che può però essere determinato quando queste si riferiscano o a un referente implicitamente noto, o a un referente [...] ), prossimi alle parole generali sarebbero i cosiddetti pro-nomi (scritto col trattino in mezzo, per distinguerli dai ➔ pronomi).
Si tratta di termini dal referente altrettanto generico, ma non necessariamente provvisti di valore anaforico. Sul piano ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] di).
I testi (2) e (3) illustrano poi la terza caratteristica dei verbi modali, vale a dire la posizione di un pronome atono, che può trovarsi prima del verbo modale (non t’avrebber potuto aiutare) oppure dopo l’infinito (se può destarla). Ovviamente ...
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Si hanno almeno quattro significati del termine eteronimo in linguistica (altre accezioni sono relative ad altri ambiti):
(a) Negli studi sulla traduzione, l’eteronimia è una particolare relazione di sinonimia [...] capro o caprone) / capra. Oltre che al genere, l’eteronimia può essere riferita anche al numero (per es. nei pronomi personali io / noi). L’italiano ha ereditato l’eteronimia direttamente dal latino, in quanto tutte le parole qui considerate sono di ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] de propitiu» (vv. 78-80). Nell’italiano contemporaneo, però, mamma e papà sono da considerarsi anche allocutivi (➔ allocutivi, pronomi), ovvero forme di rispetto o di affetto dal forte valore simbolico utilizzate, in opposizione a madre e padre, per ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] , che non richiedano un’attività di revisione, è dovuta anche l’alta frequenza della forma che in luogo delle forme del pronome relativo obliquo (con o senza ripresa pronominale): tutte le persone che ho parlato; tutte le persone che gli ho dato il ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] non la smetti ti ci mando!»), prender(se)la in quel posto (o in saccoccia). Similmente, talora soltanto un pronome allude all’oggetto o all’azione innominabili: darla, metterlo, prenderlo, farlo. Anche la semplice omissione può fungere da strategia ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] diversi sottotipi di costrutti triargomentali il destinario / beneficiario è ripreso con il clitico dativo, come in (18 a.-b.) (➔ pronomi di ripresa) e, nei tempi composti, l’ausiliare è avere (18 a.-b.), come nei costrutti biargomentali (Salvi 1988 ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] l’aggettivo pari tende a perdere l’invariabilità (l’ho copiato paro paro; le pagine pare).
Nel sistema dei pronomi (➔ personali, pronomi), la varietà romana presenta spesso te come soggetto, e non solo dopo il verbo o in frasi ellittiche (questo ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] (solo in talune zone) o buonasera; riguardo a (b), e in conformità con la scelta del pronome allocutivo tu, voi o lei (➔ allocutivi, pronomi; cfr. Renzi 1995), tra buongiorno o ciao; quanto a (c), tra buondì, arrivederci, di nuovo; rispetto ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] si dà quasi sempre tutti del tu e si tende all’omissione dei titoli allocutivi (Gentile professor ...; ➔ allocutivi, pronomi; ➔ appellativi), passando spesso direttamente al nocciolo della questione. Dato che il nome del mittente e del destinatario ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...