In italiano i ➔ nomi (e tutti gli elementi sostantivati: infiniti, aggettivi e participi) possono essere preceduti da articoli (➔ articolo), anche con l’interposizione di altre parole (aggettivi o avverbi): [...] scappavano, altre restavano immobili;
(b) la locuzione avverbiale un po’ di, non a caso costruita attorno all’aggettivo e pronome indefinito poco: vorrei un po’ di latte; qui il tenore è piuttosto informale, ed è quindi di preferenza da evitarsi ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] congiunzioni o unite da congiunzioni coordinanti (it. e, né, o, ma ecc.), o subordinate, se unite alla reggente da pronomi, aggettivi o avverbi relativi, o da congiunzioni subordinanti. Tra le subordinate: le causali indicano la causa, la ragione per ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] qui il primo deciso codificatore (per es., l’eliminazione dell’articolo maschile el al posto di il, l’abolizione del pronome lui soggetto a favore di egli, ecc.).
La linea grammaticale che fa capo a Bembo proseguì con autori quali Giulio Camillo ...
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Le interrogative indirette sono frasi subordinate che hanno la forma di una domanda che non è autonoma, come quella veicolata dalle ➔ interrogative dirette (1), ma dipende da un verbo (2-3), un aggettivo [...] , quando ero arrivato e quanto mi sarei trattenuto
(21) non so perché Mario si sia comportato così
(b) aggettivi e pronomi interrogativi (chi, che cosa, cosa, che, quale, quanto), anche preceduti da preposizioni:
(22) non so chi verrà a cena
(23 ...
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grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] le parole di una lingua e cioè come si forma il plurale dei nomi; come si coniugano i verbi; come variano i pronomi; come si formano parole nuove attraverso per esempio un suffisso (elemento linguistico che si mette al termine di una parola per ...
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La reggenza è il fenomeno per cui la presenza di una determinata parola in un sintagma (➔ sintagma, tipi di) impone ad altre parole di quel sintagma di prendere una forma determinata: un modo del verbo, [...] un momento
La reggenza di categorie flessive, inoltre, è visibile in modo occasionale nell’ambito della selezione delle forme di pronomi ➔ clitici da parte del verbo: in tal caso emerge la residua flessione di caso esistente in italiano. Nell’es. (20 ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] fatto che possono avere un plurale e combinarsi con ➔ quantificatori, sia definiti che indefiniti (➔ numerali; ➔ indefiniti, aggettivi e pronomi): due libri, qualche libro, parecchi libri.
2.1.2 Nomi di massa. I nomi di massa, per contro, designano ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] Ma tu non pensa
Ch’altri ardisca di te rider giammai
(Il Mattino, vv. 731-732).
Con l’imperativo positivo i pronomi ➔ clitici sono sempre in posizione enclitica e si saldano graficamente al verbo: dammi la matita, scrivetele una lettera, leggilo.
La ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] è di mettere in relazione fra di loro altri elementi lessicali. Se l’elemento che segue la preposizione è un nome, un pronome, un avverbio o un aggettivo, si determina una relazione fra esso e altri costituenti della frase:
(1) Gli attori si muovono ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] la strada saliva superava un costone, e ridiscendeva in un’altra minuscola piazzetta, circondata di case basse (Levi 1987: 47)
Eventuali pronomi clitici si realizzano in enclisi al participio:
(27) s’accorse per la prima volta che il servo si era mal ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...