Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] presenza di specifiche marche di accordo non solo o non tanto sui nomi quanto sugli elementi accordati: articoli, aggettivi e pronomi. È l’accordo su questi elementi che permette di identificare la mano come femminile o sommo poeta come maschile. Per ...
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Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] , essendo «necessarie e sufficienti le forme specifiche che nelle frasi interrogative assumevano le congiunzioni, i pronomi e gli aggettivi. Le prime isolate testimonianze di punto interrogativo greco nella forma ‹ ; › risalgono ai secoli ...
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ELISIONE
L’elisione è la soppressione (dal latino elisionem ‘ferita’) della vocale alla fine di una parola davanti alla vocale iniziale della parola successiva
l’amore (anziché lo amore)
L’elisione è [...] *dello occhio ▶ dell’occhio
*nello atrio ▶ nell’atrio
• Con la preposizione di
d’altro canto
la proposta ha un qualcosa d’avvincente
• Con i ➔pronomi personali atoni lo, la, mi, ti, ci, si, vi, ne, ve
la ho visto ▶ l’ho vista
lo ho cercato ▶ l’ho ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] uscenti in vocale semplice (es., gru, re; Bra, blu; le note musicali do, re, mi ecc.; le lettere a, bi, ci ecc.; i pronomi forti me, te, tu ); quindi si pronuncia: un bi corsivo ‹um bi kkorsìvo›; a me lo dici? ‹a mmé llo dìči›; c) vogliono dopo ...
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L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] lo, (ĭl)lăm > la, (ĭl)li > li, da cui poi i e gli, ecc. Anche gli avverbi lì e là e i pronomi lui, lei e loro sono forme aferetiche rientranti in questa serie. L’aferesi è inoltre avvenuta nella sillaba iniziale degli avverbi ĕcce (cfr. (ĕc)ce ...
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TU O TE?
Il pronome personale tu si usa sempre con funzione di ➔soggetto
Non sarai certo tu a impedirmi di esprimere la mia opinione
«Sei tu che ti lamenti, io mi accetto» (M. Mazzantini, Venuto al [...] mondo)
In certi casi può essere usato con questa funzione anche il pronome obliquo te:
– in espressioni esclamative formate con un aggettivo
Com’è bella la tua auto nuova! Beato te!
Te fortunata! Invidino altre la tua fortuna (L. Savioli, Amori) ...
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CHE O IL QUALE?
In funzione di soggetto e ancor più di complemento oggetto, la forma composta del pronome relativo il quale risulta oggi meno frequente e più formale di che
Ho incontrato un passante [...] mangiato il gelato)
– le forme dei / delle quali sono invece le uniche possibili quando seguano un numerale cardinale o un pronome indefinito che sono parte della stessa proposizione relativa
C’erano sei agenti, tre dei quali in borghese
Ho fatto un ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] 649-651), che ha funzione di ripresa di un antecedente non-specifico, per lo più un sintagma nominale con articolo partitivo (➔ pronomi di ripresa):
(31) ha preso già del caffè, ma ne vorrebbe un’altra tazzina
oppure, nelle frasi con dislocazione, da ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] usci de la camera e fece la donna entrar in un’altra camera ricchissimamente apparata (Bandello, Novelle, p. 106)
(b) I pronomi complementi dell’infinito non compaiono in enclisi all’infinito bensì in proclisi al verbo finito reggente:
(39) – È bella ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] la flessione del lessema dipendente è determinata dal lessema reggente ma non è condivisa, come ad es. nell’assegnazione di caso del pronome da parte del verbo (il maestro ha punito me / *io). Si parla di flessione inerente nel caso in cui i tratti ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...