Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome [...] fuori Giovanni
(6) vi si è di nuovo rotta la macchina o avete trovato una nuova scusa?
Meno frequenti sono gli usi con i pronomi di terza o sesta persona gli, lo, le, la, loro, li, circoscritti a pochi contesti particolari, come nei casi in cui viene ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] seconde, fatti salvi i loro impieghi ➔ deittici, sono anafore tutte le volte che compaiono in un testo: si tratta dei pronomi, delle ellissi del soggetto e dei sintagmi nominali il cui nome testa è un nome generale (come cosa, fatto, situazione, ecc ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] il numero, poiché il plurale gli uni, le une non è numerale ma un indefinito Tekavčić 1980: 204; ➔ indefiniti, aggettivi e pronomi), e che al femminile assume la forma una; di mille, che al plurale diventa -mila; e di milione, miliardo, bilione, ecc ...
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INTERROGATIVI, AGGETTIVI
Gli aggettivi interrogativi sono aggettivi che introducono una domanda, un dubbio, un quesito da un punto di vista che può essere:
– qualitativo
quale squadra, che dolce, quali [...]
Tutti questi aggettivi interrogativi possono essere usati anche in funzione di pronomi (➔interrogativi, pronomi) e di aggettivi esclamativi (➔esclamativi, aggettivi e pronomi).
Dubbi
Al singolare, l’aggettivo interrogativo quale può essere usato ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] riflessivo di terza persona nei dialetti può essere ricoperta da sé o da si (paralleli a me/mi, te/ti), ma spesso è assunta dal pronome personale: ven. el no pensa che a elo; abruzz. [nam ˈbɛnʣə ka ˈisːə] «non pensa che a sé stesso».
Per la serie dei ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] che non se ne sentiva la mancanza
b. è un libro che l’ho letto tutto d’un fiato
In altre parole, il pronome relativo appare indebolito riducendosi a un connettivo generico, «del quale non è facile (o forse neppure possibile) dire se si tratti di un ...
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Fenomeno linguistico consistente nella scomparsa di vocale finale davanti a vocale iniziale di parola seguente per evitare che si formi iato. In italiano, dove è segnata con l’apostrofo, è normale negli [...] ’articolo le e nelle preposizioni articolate composte con le. È inoltre frequente in alcune congiunzioni e in alcuni aggettivi, pronomi, avverbi, preposizioni. Non è obbligatoria in senso assoluto in nessuna di queste parole, ma è più frequente con ...
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medesimo (medesmo)
Vincenzo Valente
Alternato con ‛ stesso ', ma meno frequente. Di uso più prosastico che poetico, è presente specialmente nel Convivio; ricorre una ventina di volte nella Vita Nuova, [...] tre volte nelle Rime, 20 nella Commedia.
In poesia sempre ‛ medesmo ', tranne Pd XIII 70. Il più delle volte è unito a pronomi personali, specialmente nelle forme di I e III singol. ‛ me m. ', ‛ sé m. '; due volte ricorre la forma di soggetto ‛ io m ...
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È detta tema sospeso (o soggetto assoluto o, alla latina, nominativus pendens) una costruzione in cui una frase sintatticamente completa è preceduta da un ➔ sintagma nominale isolato con funzione di tema [...] in (2-5). Va da sé che nei casi di anteposizione di un soggetto o di un complemento diretto ripreso da un pronome atono (Giorgio, non l’ho mai visto oggi) le due costruzioni vengono di fatto a coincidere.
La dislocazione a sinistra si caratterizza ...
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Caso della declinazione latina, ma anche greca e di altre lingue, che occupa il terzo posto nella tradizione grammaticale classica, e perciò detto anche terzo caso. Indica la destinazione, il punto d’arrivo [...] patri «dare al padre»); per analogia, si parla talora di d. anche per lingue prive di veri e propri casi, come l’italiano, con riferimento a nomi o pronomi adoperati in funzione di complemento di termine (per es.: «le forme dative mi, ti, ci, vi dei ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...