Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] filosofico medievale: l’idea che il Nome designi la Sostanza, in senso filosofico» (1977: 32); è opportuno anche evitare di definire pronome come «ciò che sta al posto di un nome», visto che non è sempre questo il caso; inoltre, a proposito dei ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] parlato informale, tende a espandersi al di là delle previsioni, fino a coprire una varietà di usi che altrimenti sarebbero risolti con pronomi tonici: accanto a ho visto Carlo e ho parlato con lui è corrente ho visto Carlo e ci ho parlato; invece di ...
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INGLESE, LINGUA
Serena Ambroso
(v. inghilterra, XIX, p. 262)
L'i. può essere considerato una delle lingue più eterogenee d'Europa. Al suo riguardo si possono notare i seguenti fenomeni:
a) è una lingua [...] analitica, cioè non molto ricca di elementi flessionali; solo i nomi, i pronomi e i verbi hanno forme flesse; gli aggettivi, diversamente dalle altre lingue europee, con l'esclusione dei determinativi this, these, that, those, sono sempre invariabili ...
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INTERROGATIVE DIRETTE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni interrogative dirette sono proposizioni indipendenti che servono a formulare una domanda, un quesito, un’interrogazione, [...] significativa è rappresentata anche dalla posizione del soggetto rispetto al verbo.
• Se la frase è introdotta da un aggettivo, un pronome o un avverbio interrogativo, il soggetto deve sempre venire dopo il verbo
Che cos’ha tua sorella? (non Che cosa ...
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sincategorematico Nella logica formale, si dice di termine che preso isolatamente non ha un significato suo proprio ma lo acquista solo in unione ad altri termini, detti categorematici (cioè tali che di [...] per sé significano qualcosa), e agisce sul significato di questi ultimi dando luogo a una nuova espressione. Termini s. sono pronomi, avverbi, preposizioni, congiunzioni. ...
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ci
Riccardo Ambrosini
Mario Medici
. 1. Con sicura funzione di particella pronominale proclitica di prima persona plurale, ci ricorre 3 volte nella Vita Nuova, tra le quali una in poesia, XXXI 10 18 [...] verbo ossitono (menocci, Pg XII 97; mostrocci, If VI 23 e XII 118; scolorocci, If V 131).
Nel Fiore, ci è attestato come pronome riflessivo in LXXX 9 (E così tra noi due ci governiamo) e CXVI 4; funge da complemento oggetto in LXXXVI 11 ché gran mal ...
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Il femminile è, insieme al ➔ maschile, uno dei due valori che assume il ➔ genere grammaticale in italiano (anche se esistono tracce frammentarie di ➔ neutro). Al pari del maschile, il femminile riguarda [...] . (circa 70 i lemmi verbali col clitico -la in De Mauro 2000).
Nell’ambito degli allocutivi di cortesia (➔ allocutivi, pronomi; ➔ cortesia, linguaggio della), la forma di rispetto lei (scritta di solito con iniziale maiuscola: Lei) è ambigenere (al ...
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CODESTO
Codesto è usato oggi soltanto in Toscana o nella lingua burocratica per indicare vicinanza a chi ascolta (o legge)
Ti garba codesto libro?
Il sottoscritto chiede a codesta amministrazione la [...] autorizzazione
Altre forme possono avere funzioni analoghe a quelle degli aggettivi dimostrativi.
• Tale (➔indefiniti, aggettivi e pronomi)
Tale domanda mi lascia perplesso
L’incontro è avvenuto in tale circostanza
•
Simile
Un simile uomo fa ...
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Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere [...] ( a. indeterminativo o indefinito).
Nelle varie lingue europee moderne gli a. nascono, come in greco, da antichi pronomi anaforici, o dittici svuotati dell’antica funzione pronominale: nella generalità delle lingue romanze, l’a. è un allotropo ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...] una parola si salda accentualmente a un’altra che precede si chiama enclisi.
In italiano sono enclitici i pronomi personali (➔ personali, pronomi) nella loro variante atona, il partitivo ne, il riflessivo si, gli avverbi ci e ne, oltreché l’➔articolo ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...