Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] accennato, tendono ad essere fortemente lessicalizzate e molto meno soggette a variazioni. Si avranno pertanto (da Voghera 2004):
(a) pronomi polirematici (noi altri, qualche cosa, chissà cosa, checché sia, lo stesso, il tal dei tali, questo e quello ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] libera introdotta da chi o come (➔ raddoppiamento espressivo). In questi casi, la ripetizione della forma verbale conferisce a questi pronomi un valore analogo a quello delle forme in -unque dell’italiano standard:
(11) come li fai fai, risultano ...
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L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] di una semplificazione della leggibilità, si tende alla maggiore esplicitezza possibile, riducendo, tra l’altro, l’uso dei pronomi (a favore della ripetizione) e incrementando, di contro, quello dei segnali discorsivi e dei connettivi. Ancora più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La linguistica del XIX secolo ruota attorno a due princìpi fondamentali: il mutamento [...] ricostruiremmo una protolingua senza declinazione di nomi e aggettivi (solo per i pronomi personali saremmo autorizzati a pensare che il latino distinguesse un pronome soggetto e uno oggetto), non ricostruiremmo i futuri sintetici (amabo, cadam), non ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] di questo gruppo (l’articolo determinativo affisso alla fine del nome; formazione di un passivo in -s, -sk; nuovi pronomi ecc.). Un forte accento musicale (in cui si distinguono, come nello svedese, due specie principali) ha conservato bene il ...
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ITALICI
Francesco RIBEZZO
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. Si designa con questo nome un gruppo di popolazioni che abitarono l'Italia antica, le quali presentano particolari affinità linguistiche che conferiscono loro una posizione [...] fal. fi-fiked (fingo), e a Preneste ancora nel sec. IV a. C. sopravvive l'infinito osco-umbro in -om ed il pronome dimostrativo eino-.
Un confine linguistico così netto, dove uno si oppone ad altro fascio di isoglosse, per la penisola, indica: 1. una ...
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UGROFINNICHE, LINGUE
Carlo TAGLIAVINI
Jozsef SZINNYEI
. Le lingue ugrofinniche sono le seguenti: 1. l'ungherese, 2. il vogulo, 3. l'ostiaco, 4. il sirieno, 5. il votiaco, 6. il ceremisso, 7. il mordvino, [...] mutuate all'epoca dell'unità uralica, secondo altri invece queste voci, insieme a numerose corrispondenze grammaticali (pronomi, suffissi casuali, ecc.) indicherebbero una lontana parentela genealogica fra l'uralico e l'indoeuropeo.
Dal vocabolario ...
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INTERPOLAZIONE (lat. interpolatio, da interpolare che indica propriamente un procedimento diretto a rimettere a nuovo vestiti malconci; già Plauto adopera interpolare per "mutare i connotati" a furia di [...] opitulatio, medietas, mediocritas, posteritas, ecc.), da aggettivi (favorabilis, absimilis, rationabilis, resupinus, ecc.) proprî dei compilatori; dall'uso di pronomi e di particelle a loro speciali (ipse per is, iste per hic, super o pro per de, ecc ...
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Scienza egizia. Zoologia e botanica
Marilina Betrò
Zoologia e botanica
La zoologia come scienza: i principî della classificazione
L'Antico Egitto, sin dalle origini, ha riservato al mondo animale un'attenzione [...] di tre casi ‒ il nbd (cap. XXI), l'ḥnp bianco (cap. XXIII) e quello rosso (cap. XXIV) ‒ per cui usa esclusivamente pronomi e desinenze femminili. Non è chiaro se in questi casi si tratti di una vera differenziazione sessuale o di una suddivisione in ...
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venire
Alessandro Niccoli
Verbo ad alta frequenza, con oltre 670 occorrenze distribuite in modo uniforme in tutte le opere, compreso il Fiore (nel Detto compare una sola volta). L'ampiezza della documentazione [...] 9 3, Rime LXX 1, Pg XIV 13; ecc.), da ne (Fiore LXX 12 E non ha guari ch' i' ne son venuto) e da sostantivi o pronomi retti dalle preposizioni ‛ da ' o ‛ di ': Vn IX 5 io vegno da quella donna; 11 10 Io vegno di lontana parte; XXII 11 domando queste ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...