In grammatica, proposizione i. è quella con cui si pone una domanda. Può essere diretta, quando consiste in una proposizione indipendente (che cosa fai?), o indiretta quando è una proposizione subordinata [...] soggetto è posto dopo il verbo ausiliare to do, to have, to be). L’interrogativa indiretta, quando non è introdotta da un aggettivo, pronome o avverbio i., ha, in italiano, la congiunzione se (dimmi se hai capito). Punto i. è il segno d’interpunzione ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] al suo numero: l’odio con tutto me stesso potrebbe essere interpretata come la odio o li odio con tutto me stesso.
Il pronome uno e i suoi composti alcuno, taluno, ciascuno e nessuno (e anche le forme antiche veruno, niuno, ecc.) non si elidono mai ...
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con
Tullio De Mauro
. Preposizione di notevole frequenza, che appare soprattutto nella forma piena semplice con (seguita o no da articolo determinativo), più di rado nella forma articolata col, e apocopata [...] una più specifica trattazione di queste, v. le rispettive voci).
La preposizione c. si connette generalmente a nomi (aggettivi, sostantivi, pronomi) e solo raramente a forme nominali del verbo: un infinito introdotto da c. si ha per es. in Vn XXII 4 ...
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CHE O CUI?
Nei ➔complementi indiretti, il pronome relativo che di regola viene sostituito dalla forma obliqua
il viaggio di cui ti ho parlato
l’agenzia a cui si è affidato
il punto da cui sono partiti
la [...] sentire l’uso di che anche per i complementi indiretti (il cosiddetto che indeclinato), con o senza ripresa tramite un pronome atono (➔personali, pronomi)
Alberto è uno che (= di cui) ti puoi fidare
La carta che (= con cui) ci si fanno i giornali ...
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PARTICELLA (fr. particule; sp. partícula; ted. Partikel; ingl. particle)
Giacomo Devoto
Parola accessoria, priva di valore semantico autonomo (v. morfologia) e di autonomia fonetica. Dal punto di vista [...] via da questo posto, mostrano bene il valore puramente determinativo e la debolezza delle "particelle": ci sono è una sola parola fonetica, sono lì due, sono in questo posto tre. Le particelle possono rappresentare avverbî, pronomi, congiunzioni. ...
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RELATIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni relative sono proposizioni ➔subordinate introdotte da un pronome o da un avverbio relativo che esprimono una qualità riferita a un elemento [...] di venire al cinema con me
Quello è il posto dove mi sarei seduto
– le proposizioni relative implicite sono introdotte da pronomi relativi con funzione di complemento indiretto, come cui, a cui, di cui, con cui ecc., oppure dalle preposizioni da, a ...
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Pausa metrica. Le forme legate da responsione (se versi o strofe poco importa) sono separate da una pausa.
Nella metrica antica, caratteristiche della pausa sono l'obbligo di fin di parola e spesso di [...] fin di parola (quand'anche non sia sempre richiesta fin di parola fortemente accentata, ma bastino anche pronomi monosillabi, preposizioni, congiunzioni, che nelle lingue antiche debbono spesso considerarsi quali vocaboli proclitici o lievemente ...
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Particella è un termine generico usato tradizionalmente per designare quegli elementi grammaticali che presentano le seguenti proprietà:
(a) non sono autonomi, vale a dire non possono figurare da soli, [...] particelle pronominali), che presentano tutte le peculiarità sopra indicate delle particelle: non-autonomia, monosillabicità, atonia.
Altro pronome che può essere considerato una particella è il relativo che.
Rientra tra le particelle l’➔articolo ...
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PRIVAZIONE, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di privazione è un complemento indiretto che indica ciò di cui una persona, un animale o una cosa sono privi (o che possiedono in modo scarso), [...] di pietà per gli altri
Siamo rimasti senza benzina
Il complemento di privazione può anche essere costituito dal pronome atono ne (➔personali, pronomi), e in questo caso non è introdotto da preposizioni
un mediano a noi non farebbe di certo male ...
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COPRII O COPERSI?
Entrambe le forme sono corrette, tuttavia quella di gran lunga più comune è coprii (e coprì, coprirono).
Copersi (come coperse e copersero) è oggi di uso molto più raro e si avvia a [...] dei Promessi sposi, la cui lingua è esemplata sul parlato fiorentino cólto del primo Ottocento, Manzoni corresse i vari aperse, coperse, scoperse, offerse sostituendoli rispettivamente con aprì, coprì, scoprì, offrì.
VEDI ANCHE personali, pronomi ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...