Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] riflessivo di terza persona nei dialetti può essere ricoperta da sé o da si (paralleli a me/mi, te/ti), ma spesso è assunta dal pronomepersonale: ven. el no pensa che a elo; abruzz. [nam ˈbɛnʣə ka ˈisːə] «non pensa che a sé stesso».
Per la serie dei ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] il pneumatico o lo pneumatico, ecc.).
Più rilevanti le innovazioni nel sistema, molto complesso, dei pronomipersonali (➔ personali, pronomi) e in particolare dei ➔ clitici. Qui – almeno nel parlato – sembrano essersi ormai definitivamente completati ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] e il riferimento li esclude.
Tipicamente, quando verbi ausiliari e modali, preposizioni, articoli, congiunzioni, pronomipersonali, pronomi o aggettivi interrogativi e possessivi costituiscono un rema, si istituisce un contrasto rispetto al resto del ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] verbi (amano, amavano); sul modello di eglino si è successivamente formato il femminile elleno (➔ personali, pronomi).
L’italiano presenta pronomipersonali (➔ personali, pronomi) liberi (o tonici) e ➔ clitici (o atoni). I soggetti clitici si sono ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] , dall’uso di esso per referenti non umani all’attribuzione del genere femminile ai nomi di città (➔ pronomi; ➔ personali, pronomi), dall’accentazione dei monosillabi forti limitata ai casi di omonimia alla conservazione della ‹i› nei plurali dei ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] testuale con un uso frequente di ➔ deittici: pronomipersonali, possessivi, marche di prima e seconda persona, di Roma (da un radiogiornale) o alla ripresa pronominale dopo il pronome relativo obliquo, come in è un segnale politico del quale bisogna ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] di /ʧ/, /ʤ/ e /b/ ([ˈpaʒina] «pagina», [staj ˈvɛ] «stai bene»), tranne che nell’Ascolano;
(b) l’espansione di /te/ come pronomepersonale soggetto (solo te ce vai? «ci vai solo tu?»);
(c) la posposizione del possessivo (il cane mio, la scuola vostra ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] . In italiano, sono clitici le cosiddette particelle pronominali, cioè forme atone del pronomepersonale (mi, ti, gli, ecc.; ➔ personali, pronomi), alcune congiunzioni (ma) e alcuni pronomi e avverbi (ne, ci, vi, ecc.). I clitici condividono con gli ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] ; a Milano, Torino e Genova [ˈʤaŋda] «ghianda», ecc.;
(e) l’uso di mi e ti come pronomipersonali soggetto, a cui si aggiungono spesso dei pronomi clitici, cioè privi di accento: milanese [mi ˈgwardi] «io guardo», [ti te ˈgwardet] «tu guardi», [ly l ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] l’aggettivo pari tende a perdere l’invariabilità (l’ho copiato paro paro; le pagine pare).
Nel sistema dei pronomi (➔ personali, pronomi), la varietà romana presenta spesso te come soggetto, e non solo dopo il verbo o in frasi ellittiche (questo ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
personale1
personale1 agg. [dal lat. tardo personalis, der. di persona «persona»]. – 1. a. Che si riferisce alla persona, che è proprio di una determinata persona, di un singolo individuo: libertà p.; qualità, doti p.; offesa, ingiuria p.;...