La collocazione ordinaria dei clitici (elementi grammaticali sprovvisti di accento tonico che si appoggiano ad altri provvisti di un proprio accento tonico), nei casi presentatici, è quella suggerita dalla nostra gentile lettrice. Vale a dire che lo ...
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Quando ci si riferisce a un luogo fisico concreto o più o meno figurato, dobbiamo usare l’avverbio locativo ci ‘in questo, in quel posto’, che vale sia per lo stato sia per i vari moti locativi (a luogo, da luogo, per luogo). In questo caso, il luog ...
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L’uso della forma forte (tonica) del pronome personale sé è regolarissimo, in quanto il pronome si riferisce al soggetto della frase. Anche loro va bene, ma, in effetti, potrebbe rimanere il dubbio che [...] il pronome si riferisca a terze persone non coin ...
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Se ci si riferisce all'ordine delle parole, risponderemo che la tradizione grammaticale prevede che il pronome atono si leghi all'infinito, in posizione enclitica (dirmi), rispettando la reggenza: infatti [...] il pronome dipende dal verbo dire e non dal v ...
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Attenzione alla posizione del pronome atono: entrambe le soluzioni vanno bene ma la posizione del pronome varia a seconda dell’ausiliare che viene adoperato: avrebbe potuto capitarle d’avere oppure le [...] sarebbe potuto capitare d’avere.Per quanto rigua ...
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La frase è corretta, anche se l’effetto allitterativo, con tutti quei suoni velari ripetuti (chi... che... che), è cacofonico. Chi è un pronome particolare, in quanto riunisce in sé due elementi grammaticali [...] diversi: un pronome dimostrativo (colui o ...
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Frase tipica del parlato, corretta. Vi è un sostantivo o un pronome sottinteso: ho lasciato [“il cibo”, oppure “tutto quanto”] cucinato. In tal senso cucinato, come participio passato, equivale a una proposizione [...] relativa: “che è stato (da me) cucin ...
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Non è sbagliato, in quanto si può inferire genere grammaticale e numero del pronome dalla desinenza verbale della forma verbale portatE. ...
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Proprio perché con il pronome si l’elisione è sempre possibile, a parte rari casi (si isola, non *s’isola; si irrita, non *s’irrita), è opportuno, per evitare ambiguità e confusione, non elidere la congiunzione [...] se anche quando si trovi davanti a par ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...
Parte variabile del discorso che la tradizione grammaticale classica interpretava e definiva come la categoria che ha la funzione di sostituire il nome, ma che in effetti assolve la più vasta funzione d’indicare, senza nominarli, esseri e cose,...