Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] ci si incontrano su un piede di parità
c. le ossa ce le si fa sul campo
d. *vi ce le si fa
Eccetto il pronome si, non è possibile in genere dislocare un proclitico e un enclitico ai lati di un complesso verbale, a meno che quest’ultimo non contenga ...
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La classe delle parole interrogative comprende aggettivi (tecnicamente, determinanti) e pronomi (tecnicamente, sostituti del nome) usati nelle interrogazioni dirette e indirette.
Le domande parziali o [...] usa al singolare con nomi di massa (13 a.; ➔ massa, nomi di), al plurale con nomi numerabili (14 a.); quando è usato come pronome – (13) b. e (14) b. – richiede la particella ne:
(13) a. quanto pane vuoi?
b. quanto ne vuoi?
(14) a. quanti soldi hai ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] la forma singolare denota un insieme di individui, sia in italiano che in altre lingue l’➔accordo del collettivo singolare col pronome personale e con il verbo può variare: può essere o al singolare o al plurale. Se il referente del nome collettivo ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] 2) con ciò che è espresso dal nome a cui si riferiscono – nel caso degli aggettivi (1) – o che sostituiscono – nel caso dei pronomi (2):
(1) ieri ho parlato con tua madre [tua = «dell’ascoltatore»]
(2) la macchina di Marco è più veloce della mia [mia ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] tuttora un sistema a tre termini: tuttavia, la forma ‘media’ codesto è l’esito di una forma composta con il pronome personale di seconda persona, rafforzata con eccum: codesto < eccum tibi istum.
Dal punto di vista pragmatico, i dimostrativi che ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] di).
I testi (2) e (3) illustrano poi la terza caratteristica dei verbi modali, vale a dire la posizione di un pronome atono, che può trovarsi prima del verbo modale (non t’avrebber potuto aiutare) oppure dopo l’infinito (se può destarla). Ovviamente ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] quanto la somma di tutte le altre categorie. Quanto alle forme flesse che realizzano nomi, verbi e aggettivi, pronomi e articoli grazie all’intervento della morfologia (➔ flessione), esse non sono tutte necessariamente presenti in maniera stabile nel ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] alcuni dei suoi usi un comportamento morfologico e sintattico affine a quello di un verbo. Per es., si collega con pronomi atoni dando luogo a forme quali eccomi, eccolo, eccone; accetta il prefisso iterativo ri- (riecco); in combinazione con un nome ...
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I verbi atmosferici (o meteorologici) sono quei ➔ verbi che esprimono appunto eventi meteorologici. Nella lista appaiono albeggiare, annottare, balenare, brinare, diluviare, fioccare, fulminare, gelare, [...] o al contesto reale, a chi ci si stia riferendo.
Se alle frasi costruite con predicati atmosferici aggiungiamo un pronome in funzione di soggetto, produciamo frasi non grammaticali e inaccettabili: * esso piove, * egli oggi ha grandinato, ecc. Questo ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] , che non richiedano un’attività di revisione, è dovuta anche l’alta frequenza della forma che in luogo delle forme del pronome relativo obliquo (con o senza ripresa pronominale): tutte le persone che ho parlato; tutte le persone che gli ho dato il ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...