Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] antico nell’espressione del secondo termine di paragone è quasi assente l’introduttore di, a eccezione dei casi in cui precede un pronome:
(24) Non dannare: scrivi CCCC. Per mala ventura se una tua penna sarà più larga di me! (Il Novellino 1970: 184 ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] la strada saliva superava un costone, e ridiscendeva in un’altra minuscola piazzetta, circondata di case basse (Levi 1987: 47)
Eventuali pronomi clitici si realizzano in enclisi al participio:
(27) s’accorse per la prima volta che il servo si era mal ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] Quirk et al. 1985). Parallelamente, la natura del che non può essere univocamente definita: lo si può considera-re un pronome relativo nei primi casi o un complementatore (➔ completive, frasi) negli altri. In forza di ciò, la parte subordinata di una ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] : 250-251) segnala incertezza e ➔ mitigazione, mentre in (6), lo stesso elemento, caratterizzato da volume alto, posizione finale e pronome anaforico aggiunto (-lo), segnala rafforzamento:
(5) si possono eh diciamo avere molte varianti
(6) ahah ti va ...
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Il nesso grafico ‹-gl-› seguito da vocale diversa da ‹i› è sempre biconsonantico, cioè riproduce graficamente la successione dell’occlusiva velare sonora [g] + la laterale [l], e si pronuncia [gl]: glaciazione, [...] / glieli / gliele / gliene (e ‹glio› nel rarissimo gliommero, componimento e metro poetico di origine napoletana).
L’articolo e pronome personale clitico gli si pronuncia [ʎi] davanti a parola che comincia per consonante e [ʎ] davanti a parola che ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] (cfr. Rigamonti 1991: 287).
Inoltre, si può impiegare «una struttura di tipo esplicitamente relativo la cui testa sia il pronome dimostrativo quello» (Belletti 1991: 838): in questo caso, come in (5) c., è richiesto l’indicativo. Infine, è possibile ...
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L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] modalità in cui può presentarsi un soggetto: si dà per scontato che il soggetto sia espresso da un nome o da un pronome (Maria studia, tu non ascolti), e tanto basta. In realtà con i nomi comuni gli studenti imparano abbastanza presto che il nome ...
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Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di [...] ). In alcune lingue (come l’italiano), il sistema di genere si riflette anche sui modificatori del nome (aggettivi, participi, pronomi, ecc.) e, più raramente, sui verbi mediante il fenomeno dell’➔accordo. L’attribuzione del genere a un nome risponde ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] Ma tu non pensa
Ch’altri ardisca di te rider giammai
(Il Mattino, vv. 731-732).
Con l’imperativo positivo i pronomi ➔ clitici sono sempre in posizione enclitica e si saldano graficamente al verbo: dammi la matita, scrivetele una lettera, leggilo.
La ...
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Spesso assai dissimili nell’aspetto grafico dalle minuscole (come per ‹a/A›; ‹b/B›; ‹g/G›; ‹r/R›, ecc.), le lettere maiuscole (➔ maiuscola) possono essere impiegate per mettere in evidenza una singola [...] si indirizzi una lettera a codesto Ufficio. In generale, nelle lettere formali (► stile epistolare) hanno la maiuscola il pronome e l’aggettivo possessivo che si riferiscono al destinatario (Le scrivo per ricordarLe il Suo impegno).
Tipico anche il ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...