Correttissimo. Nella frase principale, il predicato in forma negativa (non) piace viene completato dal pronome a me; nella coordinata (introdotta dalla congiunzione e) il predicato piacerà (anch’esso preceduto [...] dal modificatore negativo di tempo mai) ...
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Sì, si può dire. L'ellissi del pronome indefinito, da cui dipende la struttura partitiva (dei = tra i), è certo ricercata stilisticamente, ha insomma un'andatura letteraria, ma è, come è intuibile, correttissima. ...
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Sintetizziamo il contenuto della chiara scheda dedicata al problema dalla Grammatica italiana della Treccani, Nella frase: "A scegliere sei te" è corretto l'uso del pronome (te)? oppure sarebbe esatto [...] dire: "A scegliere sei tu"? v. Tu o te?: «Il pronome personale tu si usa sempre con funzione di soggetto: Non sarai certo tu a impedirmi di esprimere la mia opinione ...
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Nella seconda frase il pronome non è “apparentemente” valido: è valido e basta e, in capo alla frase relativa che puzza, esercita la funzione sintattica di soggetto (che puzza = la stanza puzza). ...
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Non è un gran vantaggio fare l’analisi grammaticale di che cosa, comunque ecco qui: che, in questo caso, nell’accezione di ‘quale’, funge da aggettivo, accompagnandosi al sostantivo cosa. Più interessante sarebbe ricordare la gerarchia di formalità ...
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Nel caso in cui quel l’ corrisponda al pronome maschile singolare di III persona lo (anche con valore neutro, cioè riferito ad animale, cosa o ai contenuti di un’intera frase) o al pronome personale femminile [...] singolare di III persona la, la forma ap ...
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Si può dire. La forma dell’imperativo del verbo vedere fa regolarmente vedi alla seconda persona singolare. Il pronome personale enclitico mi è, sotto il profilo dell’analisi logica, un complemento diretto [...] (complemento oggetto: vedi me). Vedimi è do ...
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Intuiamo la scarsa chiarezza interpretativa dal contenuto della parentesi. Quel pronome indiretto le è sbagliato. Il verbo interessare ha due argomenti, un complemento indiretto (a Mario, in questo caso) [...] e il soggetto (qui sottinteso: lei): [Lei] a ...
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Vanno bene entrambe le costruzioni. Secondo quanto detta la tradizione grammaticale, il pronome atono, quello cioè su cui non cade l'accento tonico (lo, in questo caso), si è sempre messo in fondo, attaccato [...] alla forma dell'infinito verbale (in posi ...
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Anche seguendo la logica (che però talvolta, quando si ragiona di fatti di lingua, non segue il corso ordinario), ci rendiamo conto che il legame tra il pronome e il verbo riguarda ti e prendere. Non a [...] caso, la norma ha sempre privilegiato la posizi ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...
Parte variabile del discorso che la tradizione grammaticale classica interpretava e definiva come la categoria che ha la funzione di sostituire il nome, ma che in effetti assolve la più vasta funzione d’indicare, senza nominarli, esseri e cose,...