Il nesso grafico ‹-gl-› seguito da vocale diversa da ‹i› è sempre biconsonantico, cioè riproduce graficamente la successione dell’occlusiva velare sonora [g] + la laterale [l], e si pronuncia [gl]: glaciazione, [...] / glieli / gliele / gliene (e ‹glio› nel rarissimo gliommero, componimento e metro poetico di origine napoletana).
L’articolo e pronome personale clitico gli si pronuncia [ʎi] davanti a parola che comincia per consonante e [ʎ] davanti a parola che ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] comunicazione e normalmente noto o deducibile in base al contesto precedente, come in (4) a. e (4) b., dove il pronome ciò, anaforico, riprende il testo che precede e lo pone appunto come tema dell’enunciato che segue. Il soggetto invertito funge ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] [ə] tonica e seguite da vocale, come in [ˈvənːer] «venerdì», e alcune geminazioni al confine tra verbo e pronome clitico, che possono essere anche distintive: [ˈkatːe] «cómprati!» ~ [(i) ˈkate] «(voi) comprate».
Quanto ai riflessi sull’italiano dell ...
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L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...] che era. Lo stesso vale per le subordinate relative implicite (➔ relative, frasi), che, se considerate ellittiche, andrebbero completate con un pronome relativo e un ausiliare; nel caso di (18), che hanno / è / è stato:
(18) l’uomo ferito è suo padre ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] (cfr. Rigamonti 1991: 287).
Inoltre, si può impiegare «una struttura di tipo esplicitamente relativo la cui testa sia il pronome dimostrativo quello» (Belletti 1991: 838): in questo caso, come in (5) c., è richiesto l’indicativo. Infine, è possibile ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] stories degli ultimi 50 anni, si è notato un frequente uso del pronome voi al posto del lei, forse a causa dell’interferenza del pronome you inglese. A proposito dei pronomi personali soggetto in traduzioni dall’inglese all’italiano, si è rilevato un ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] . -e oppure -er) e in parecchi nomi anche (o soltanto) da un cambiamento della vocale radicale. I tre generi, che nel pronome di 3ª persona sono ancora distinti, nel nome sono ridotti a due essendosi fusi il maschile e il femminile nel "genere comune ...
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L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] modalità in cui può presentarsi un soggetto: si dà per scontato che il soggetto sia espresso da un nome o da un pronome (Maria studia, tu non ascolti), e tanto basta. In realtà con i nomi comuni gli studenti imparano abbastanza presto che il nome ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] congiunzione: i tuoi se e i tuoi ma rientrano tutti nel gioco, vecchio come il mondo, delle scelte (da un blog)
(24) pronome: i miei non vengono più qui da anni
(25) numerale: mi serve un tre per fare tombola
(26) preposizione: il di introduce spesso ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] indicare l’intensità di un processo (diventa rosso rosso, va svelto svelto) e dell’uso ridondante di tutto dopo pronome interrogativo, per indicare la pluralità degli elementi e nello stesso tempo la considerazione di ogni singolo elemento:
(3) chi ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...