SOPRA O SOPRA A?
Quando l’avverbio sopra è usato in funzione preposizionale, è preferibile usare la forma sopra senza la preposizione a
Sopra il tavolo c’è un vassoio
Il cielo sopra Berlino
La forma [...] da considerarsi scorretta, ma piuttosto colloquiale e informale
Sopra al mio tavolo della cucina (www.facebook.com)
Prima di un pronome ➔personale tonico, si preferisce usare la forma sopra di
E godersi il cielo sopra di noi (P. Turci, Il cielo ...
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Linguista (L'Aia 1913 - Voorhout 2003), nipote di Christianus Cornelius; prof. (1950-83) di linguistica e letteratura giavanese nell'univ. di Leida, e (1958-79) di linguistica generale. Tra le opere: Beknopte [...] ); De structuur van het Javaansche morpheem ("La struttura del morfema giovanese", 1949); The study of word-classes in Javanese (1953); Systematick der Javaanse pronomina ("Sistematica del pronome giavanese", 1960). Si occupò di problemi di fonetica. ...
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In linguistica, si dice di suoni o fonemi diversi che sono rappresentati dallo stesso segno grafico (per es., in italiano il k- di cane e il č- di cena, ambedue rappresentati dal segno c) o di parole che, [...] pur avendo significato ed etimo diversi, sono uguali come scrittura (omonime, quindi, in senso largo), abbiano o no suono diverso (per es., le parole italiane esse, pronome dimostrativo, e esse, lettera dell’alfabeto. ...
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WINDISCH, Ernst
Vittore Pisani
Glottologo e indianista, nato a Dresda il 4 settembre 1844, morto ivi il 30 ottobre 1918: fu professore nelle università di Heidelberg, Strasburgo e Lipsia.
Tra i suoi [...] , che lo guadagnarono alla glottologia e al sanscrito. Glottologici furono i suoi primi lavori, le ricerche sull'origine del pronome relativo nelle lingue indoeuropee (in Curtius' Studien, II, 1869) e la collaborazione al l ibro di B. Delbrück sull ...
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La ridondanza pronominale (del tipo a me mi pare) è caratteristica della produzione linguistica orale informale (➔ colloquiale, lingua) e risponde a un’esigenza pragmatica di intensificazione dell’informazione, [...] si riferisce a un argomento retto dal verbo:
(3) di andarmene, non ne voglio sapere → ?di andarmene, non voglio sapere
Con avere il pronome ci è perlopiù facoltativo:
(4) c’ho fame → ho fame
Accanto a sì, ce l’ho, in risposta a una domanda come hai ...
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Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere [...] ( a. indeterminativo o indefinito).
Nelle varie lingue europee moderne gli a. nascono, come in greco, da antichi pronomi anaforici, o dittici svuotati dell’antica funzione pronominale: nella generalità delle lingue romanze, l’a. è un allotropo ...
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topicalizzazione contrastiva In linguistica, costruzione in cui un elemento viene collocato in principio di frase e pronunciato con una particolare enfasi per sottolinearne il valore contrastivo (per es., [...] Il costrutto si differenzia dalla dislocazione a sinistra (➔ dislocazione) perché l’elemento anticipato non viene ripreso mediante un pronome atono; inoltre, mentre la dislocazione serve a evidenziare un elemento noto, la t. mira a mettere in rilievo ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] in (4), o la in (3). Benché la questione sia piuttosto complessa, possono essere assimilati alla catafora anche alcuni impieghi dei pronomi di prima e seconda persona quando compaiono in un discorso diretto ad apertura di un testo, al quale segue una ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] la forma singolare denota un insieme di individui, sia in italiano che in altre lingue l’➔accordo del collettivo singolare col pronome personale e con il verbo può variare: può essere o al singolare o al plurale. Se il referente del nome collettivo ...
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PER CUI
Nell’italiano contemporaneo per cui può essere usato con il significato di ‘e perciò, e per questo’
Stasera sono proprio stanco, per cui vado a letto presto
Se ne ricordò all’improvviso, quando [...] per l’età e il vino gli permettevano (U. Riccarelli, Il dolore perfetto).
Dubbi
Qualche dubbio può nascere dal fatto che il pronome cui, di regola, si riferisce a una cosa, a un animale o a una persona, e dunque non potrebbe assumere il valore ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...