Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] 2006; Desideri 2006: 186-189), dominata da abili costanti linguistiche. Si riscontrano l’uso, ossessivamente autocelebrativo, del pronome io rappresentato come una sorta di capo guerriero salvatore; il ricorso a periodi brevi e privi di subordinate ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] l’uso di la quale non preceduto da preposizione (la tua lettera la quale mi sono rallegrato), anche invece di che pronome e talvolta perfino congiunzione (capisco la quale stai bene);
(c) la ripetizione del clitico in perifrasi con i verbi modali (ti ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] pronuncia allungata. La e in fine di parola è pronunciata aperta, con poche oscillazioni: [re] re, nota musicale, [ke] che (congiunzione e pronome relativo), [se] se congiunzione, [fiŋˈkɛ] e [fiŋˈke] finché, [maˈkːɛ] e [maˈkːe] macché, [ʤiˈle] e [ʤi ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] ridondante di ripresa anaforica (una questione della quale ne parleremo domani); l’estensione dell’impiego di lui / lei come pronomi anche per referenti inanimati (questo è un grosso problema anche lui; Berruto 1987: 74).
Il settore più in movimento ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] 18, n. 1-2.
Benincà, Paola (1993), Sintassi, in Sobrero 1993, vol. 1º, pp. 247-290.
Berretta, Monica (1985), I pronomi clitici nell’italiano parlato, in Holtus & Radtke 1985, pp. 185-224.
Berretta, Monica (1993), Morfologia, in Sobrero 1993, vol ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...