Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] verso la fine del primo anno di vita, il riconoscimento della propria immagine allo specchio, l’uso del pronome io, l’opposizione, sono le prime manifestazioni che consentono una individuazione dello sviluppo dell’Io. Il concetto di individuazione ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho [...] sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’ ha sognato a me).
Il termine è comune in italiano, mentre gli anglosassoni hanno adottato il pronome latino (id) e i Francesi adoperano le ça. ...
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io
Geni Valle
La cabina di regia della nostra personalità
Il termine io non è soltanto un pronome: esso indica il modo di essere di un individuo in quanto distinto da tutti gli altri. Nella filosofia [...] della realtà esterna e le regole della nostra coscienza morale
La dimensione grammaticale e quella filosofica
Nella declinazione del pronome di prima persona singolare, io si adopera come soggetto di un verbo, mentre per il complemento oggetto e per ...
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Grammatico greco (sec. 2º d. C.), vissuto ad Alessandria e anche a Roma. Della sua vasta opera ci sono giunti i trattati sul pronome, sugli avverbî, sulle congiunzioni e, soprattutto importante, la Sintassi, [...] prima trattazione autonoma dell'argomento, rimasta principale fondamento delle ulteriori trattazioni fino al sec. 19º ...
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Indianista e glottologo (Dresda 1844 - ivi 1918); insegnò nelle univ. di Heidelberg (1872), Strasburgo (1875) e Lipsia (1877). In una prima fase della sua attività si occupò di glottologia (emergono le [...] sue ricerche sull'origine del pronome relativo nelle lingue indoeuropee), in seguito si dedicò quasi esclusivamente all'indianistica occupandosi di ricerche sul Veda e sul buddismo e pubblicando una Geschichte der Sanskrit-Philologie und indischen ...
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Linguista (L'Aia 1913 - Voorhout 2003), nipote di Christianus Cornelius; prof. (1950-83) di linguistica e letteratura giavanese nell'univ. di Leida, e (1958-79) di linguistica generale. Tra le opere: Beknopte [...] ); De structuur van het Javaansche morpheem ("La struttura del morfema giovanese", 1949); The study of word-classes in Javanese (1953); Systematick der Javaanse pronomina ("Sistematica del pronome giavanese", 1960). Si occupò di problemi di fonetica. ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] della tesi di laurea (già pronta in manoscritto nel 1882, come da lettera del C. a P. F. Cerica), Il pronome personalesenza distinzione di genere nel sanscrito, nel greco e nel latino (Milano 1886), dedicato al maestro Domenico Comparetti, ed una ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] Venzi] accorse [= è accorso] subito, appena chiamato; io ero già a letto, sono corsa a chiamar loro! (ivi, p. 753)
Il pronome clitico precede il costrutto verbo modale + infinito:
(19) Se lo vuol sapere (ivi, p. 682)
Sul piano lessicale si segnala l ...
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Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna nel 1855 e morì a Bologna nel 1912. Alla ricca produzione poetica in italiano, spesso scandita in più edizioni delle stesse raccolte (Myricae 1891, 1892, [...] in Myricae, di un «polo “vetero-grammaticale”» (Girardi 1989: 46): ➔ allotropi, sinonimi poetici, ➔ arcaismi, dantismi, ➔ latinismi, ei pronome personale, aulicismi fonetici come l’apocope e morfologici come la terminazione in -a della prima persona ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] No, non si sbaglia compar Alfio. Era lui, Turiddu (Cavalleria rusticana, in Verga 1988: 214-215)
In entrambe le battute il pronome sottostante è iddu; nel secondo caso, però, il ricorso a lui non è marcato sul piano morfosintattico data la posizione ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...