Anche seguendo la logica (che però talvolta, quando si ragiona di fatti di lingua, non segue il corso ordinario), ci rendiamo conto che il legame tra il pronome e il verbo riguarda ti e prendere. Non a [...] caso, la norma ha sempre privilegiato la posizi ...
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Sì, è giusta. Quel quanto è un pronome relativo doppio (= ‘tutto quello che’). Nella proposizione relativa seguente, l’alternativa tra uso del congiuntivo e uso dell’indicativo è ammessa (facesse/faceva). ...
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La costruzione con dislocazione a sinistra dell’oggetto (il documento) e successiva ripresa tramite il pronome (lo) è, in verità, tipica del parlato. Come è evidente, permette di mettere immediatamente [...] in rilievo l’oggetto, ponendolo all’inizio dell ...
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Il verbo divertire è normalmente transitivo, quindi regge il complemento diretto (divertire gli altri, divertire lui). Forse il dubbio di chi ci ha scritto verte sull’antropomorfizzazione del cane, che [...] viene onorato con l’attribuzione di un pronome p ...
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Più che di eccezioni, nel caso dell'abbinamento tra singenionimi (nomi di parentela) e aggettivi possessivi ed eventuale selezione dell'articolo, siamo in presenza di oscillazioni e variazioni nell'uso, anche a seconda delle aree geografiche. Ragion ...
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Naturalmente i due usi sono entrambi corretti. Il ci presentativo-locativo è pienamente standard nell’italiano contemporaneo. Notiamo una sfumatura di tono e dunque un diverso grado di adeguatezza dei due elementi, a seconda della situazione o dell’ ...
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Mai e poi mai. Bisogna scrivere lo ha detto tizio! Quel lo è un pronome con valore cosiddetto neutro, che si usa, cioè, per riferirsi a un concetto, un’idea, un fatto, come l’aggettivo sostantivato e i [...] pronomi ciò, questo, quello. Oltre a lo, appunto ...
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Pozzanghera deriva da pozza, con l’aggiunta di un suffisso non chiaro.Ci è anche una particella pronominale. Come pronome personale, «concorre alla declinazione del pron. pers. noi, come compl. oggetto [...] (egli ci chiama = chiama noi) o come compl. di ...
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La prima frase presenta l’accordo tra il pronome relativo “che”, in funzione di complemento oggetto, riferito al sintagma nominale “quest’anima”. La forma verbale non vi si accorda: si tratta della costruzione [...] più neutra e corrente, da accettare sen ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...
Parte variabile del discorso che la tradizione grammaticale classica interpretava e definiva come la categoria che ha la funzione di sostituire il nome, ma che in effetti assolve la più vasta funzione d’indicare, senza nominarli, esseri e cose,...