Modo di trattare i popoli della Valdichiana ribellati.
Andrea Matucci
Circostanze di redazione
Nei primi giorni del giugno 1502 Vitellozzo Vitelli, condottiero al servizio di Cesare Borgia, detto il [...] , dell’episodio non semplicemente ricordato, ma lungamente rievocato, di un console che parla in senato. L’uso dell’identico pronome allocutivo «voi» e, in generale, l’identità della situazione provoca una mise en abyme di rara efficacia, atta a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La linguistica del XIX secolo ruota attorno a due princìpi fondamentali: il mutamento [...] ricostruiremmo una protolingua senza declinazione di nomi e aggettivi (solo per i pronomi personali saremmo autorizzati a pensare che il latino distinguesse un pronome soggetto e uno oggetto), non ricostruiremmo i futuri sintetici (amabo, cadam), non ...
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ogni (ogne; onne; onni; ognon)
Riccardo Ambrosini
1. Dell'aggettivo indefinito distributivo o., dal quale una determinata totalità è, per così dire, raffigurata dal suo interno come una serie di singole [...] 8 non fia san pennello / di grigio, con ogni altro guernimento (ove l'uso paradigmatico di o. è in chiave ironica). Funge da pronome in CLXXXII 4 ogn'altro n'hai abbandonato.
O. ricorre una decina di volte nel Detto, in 3 delle quali è attributo di ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] delle locuzioni è ravvisabile la tendenza all’uso di incapsulatori cataforici (➔ catafora; ➔ incapsulatori) della relazione: innanzitutto il pronome ciò, che anticipa il contenuto della frase che segue e che ha dato luogo a congiunzioni oggi cadute ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] (nomi comuni di p.), in opposizione a nomi di cosa (➔ nome).
Si usa il termine p. a proposito delle forme del pronome o del verbo, secondo che si riferiscano a chi parla (prima p. singolare), o a colui che ascolta (seconda p. singolare), oppure ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] di collocazione delle parole nella proposizione in confronto con le altre lingue semitiche. Frequentissimo è l'uso del pronome relativo per esprimere la relazione di genitivo.
Il lessico dei varî dialetti aramaici è ricchissimo di prestiti stranieri ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] 2.5.3. Morfologia e sintassi. In morfologia, resiste l’oscillazione in plurali del tipo dittongi / dittonghi, capegli / capelli. Nei pronomi, sono in regresso le forme eglino, elle, elleno, mentre persiste l’alternanza ei / egli e negli atoni ne / ci ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] , lassuso, a me non lece, ecc., e le varie spruzzature di fia, fiata, fur, languiro, u’ per «dove», il per lo pronome, ecc.) col quotidiano (anche a rischio di cadute o di stridenti ibridazioni: «Pur mi rassegnerò, quel che fue fue»): e spesso le due ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] in uso nel cinema subì, nel clima antiborghese e autarchico della vigilia di guerra, due aberranti imposizioni: la rinuncia al pronome di riverenza lei a favore del voi, nel 1938, e l'adozione della pronuncia dell'italiano in uso nella capitale Roma ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] dell’articolo lo < (il)lum in contesto postconsonantico (plen / lo to voller). A livello sintattico, la presenza del pronome personale nella subordinata s’ell’è de ben.
A Roma l’emersione del volgare è antichissima (D’Achille & Giovanardi ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...