neologismi
Ghino Ghinassi
Lettori e critici, a cominciare dai più antichi commentatori, si sono imbattuti spesso, scorrendo le opere di D., in particolare la Commedia, in parole affatto inusuali, che [...] che si è affacciata inizialmente alla sua fantasia con le sembienze grammaticali di un sostantivo, di un aggettivo, e perfino di un pronome o di un avverbio.
La cantica che più di ogni altra dà l'occasione a queste neo-formazioni è, come si sarà ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] presenza del (neo)neutro o «neutro romanzo» (cfr. Loporcaro 2009: 135-136; ➔ neutro), soprattutto nell’articolo determinativo e pronome clitico lo / lu (la presenza della -o e parallela assenza di metafonesi nei sostantivi e negli aggettivi neutri è ...
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lucere
Antonietta Bufano
Il verbo, che è di largo uso soprattutto nella Commedia, ricorre con particolare frequenza nella forma del participio presente, con valore sia attributivo che predicativo, e [...] stelle (vv. 5-6); cfr. ancora il v. 37, e XII 139, dove al verbo è unito, in forma enclitica, un pronome: lucemi dallato / il calavrese abate Giovacchino. Lo splendore del cielo del Sole suggerisce a D. una supposizione - Quant'esser convenia da sé ...
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innanzi (inanzi)
Riccardo Ambrosini
Di i. le attestazioni nelle opere di D. sono 91, in 4 delle quali - una nelle Rime e tre nella Commedia, dopo ‛ e ', ‛ che ', ‛ se ' - gli editori preferiscono la [...] 19 volte senza preposizione, sia in locuzioni particolari (cfr. sopra ‛ i. tempo ', ‛ piede i. piede ', ‛ uno i. altro ') sia quando regge un pronome personale o relativo, come in Vn XXII 16 14, XXXVIII 10 11, Rime CVI 104, If XXV 87, XXX 67, Pg IV ...
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La varietà algherese del catalano è parlata ad Alghero (in catalano L’Alguer o, con nome storico vezzeggiativo, Barceloneta), città nella Sardegna nord-occidentale. La popolazione di Alghero, frazioni [...] del perfetto con gli ausiliari haver e ésser (he fet «ho fatto», ses vingut «sei venuto»); l’anteposizione del pronome all’infinito (nos / mos veure «vederci»); il superlativo assoluto formato con assai o gran oppure mediante reduplicazione dell ...
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In italiano i ➔ nomi (e tutti gli elementi sostantivati: infiniti, aggettivi e participi) possono essere preceduti da articoli (➔ articolo), anche con l’interposizione di altre parole (aggettivi o avverbi): [...] scappavano, altre restavano immobili;
(b) la locuzione avverbiale un po’ di, non a caso costruita attorno all’aggettivo e pronome indefinito poco: vorrei un po’ di latte; qui il tenore è piuttosto informale, ed è quindi di preferenza da evitarsi ...
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congiungere (congiugnere)
Domenico Consoli
Verbo di media frequenza nelle opere dantesche, più di prosa che di poesia, frequentemente usato nella forma del participio passato.
Ha vasto campo di significati, [...] o plurale del verbo essere; Cv IV V 3 quello altissimo e congiuntissimo consistorio de la Trinitade.
In Pd II 30, col pronome personale oggetto, " Drizza la mente in Dio grata ", mi disse, / che n'ha congiunti con la prima stella, vale " ci ha fatto ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] talora -tt) nel sing. neutro ed -a nel plur. d'ambo i generi (non ha alcun segno il sing. gen. com.). Nel pronome personale esiste un "caso oggettivo" (con funzioni di acc. e dat.) distinto dal nominativo. Nel verbo lo svedese mantiene la distinzione ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] l'umbhro, ecc.; compare anche nel senese dal principio del Trecento in poi, ma manca nelle opere di S. Caterina; 10. il pronome ro per loro: per es., in Ristoro di Arezzo, come nel senese, ecc.
Bibl.: E. G. Parodi, Dialetti toscani, in Romania, XVIII ...
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SIRI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giuseppe FURLANI
Giuseppe RICCIOTTI
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La parola Siri è talvolta usata a indicare la popolazione della Siria dopo la conquista araba e l'islamizzazione del paese, sino [...] notevolmente dall'aramaico comune; nella sintassi è notevole il particolare sviluppo della coniugazione perifrastica (participio + pronome personale), la grande libertà nell'ordine delle parole entro la proposizione e la complessità, maggiore che ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...