ognuno
Riccardo Ambrosini
Come pronome distributivo indefinito ricorre in Rime dubbie XVII 14 - un sonetto difficilmente attribuibile a D. - hai sì pieno / l'animo tuo di pensier sì spietati, / ched [...] ognun par che sia di crudel veleno, e in tre luoghi della Commedia, in due dei quali si trova in inizio di terzina (If XXXII 37 Ognuna in giù tenea volta la faccia, e Pg XXIX 94 Ognuno era pennuto di sei ...
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ellino
Riccardo Ambrosini
Pronome di III persona plurale; è attestato soltanto in Cv I XI 7 ellino la loro usanza pongono in alcuna arte e a discernere l'altre cose non curano, ove si riferisce alle [...] populari persone che de l'abito di... luce discretiva massimamente... sono orbate; e IV Le dolci rime 73 ma ciò io non consento, / ned ellino altressì, se son cristiani!, ove si riferisce a quei che voglion ...
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altri
Domenico Consoli
Pronome indefinito singolare, " un'altra persona ": è normalmente usato come soggetto: me degno a ciò né io né altri 'l crede (If II 33); s'altri non ci apporta, / nulla sapem [...] di vostro stato umano (X 104); la sua quiditate / veder non può se altri non la prome (Pd XX 93); Dar mi potete ciò ch 'altri non m'osa (Rime L 46); temendo non altri si fosse accorto del mio tremare (Vn ...
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costui
Riccardo Ambrosini
1. Il pronome personale maschile occorre due volte nelle Rime, e in una indica Amore (CVI 14), in una D. stesso (CXVI 42), come in due tra le sei occorrenze della Vita Nuova, [...] (IV VI 10 e 11), coloro che ben giudicano (VII 5), i Romani (IV 11, ove è da osservare l'uso di loro come pronome di richiamo; cfr. sopra, ‛ costei '); il valore elativo-celebrativo è ovvio in V 17 rimembrando la vita di costoro e de li altri divini ...
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loro
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome personale obliquo e aggettivo e pronome possessivo di III plur. la forma scorciata ‛ lor ' appare prevalentemente in poesia: ivi ne ricorrono le 9 attestazioni [...] 'amor ch'a lor s'intrea; si ricordi anche If XX 10 Come 'l viso mi scese in lor più basso).
2. Rarissimo quale pronome possessivo (soltanto in Cv IV XIII 5 dal desiderio de la scienza, la scienza non è da dire imperfetta, sì come le ricchezze sono da ...
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solo
Ugo Vignuzzi
Aggettivo (e pronome) di media frequenza nell'opera dantesca (quasi centocinquanta presenze, escludendo i casi di dubbia attribuzione all'aggettivo o all'avverbio), con attestazioni [...] , figurato, in Vn XIX 8 22 Sola Pietà nostra parte difende.
Tale valore è più chiaro quando l'aggettivo si accompagna con I pronomi personali, per lo più precedenti: Rime CVI 41 0 cara ancella e pura / ... tu sola fai segnore (pure in If VIII 89 Vien ...
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Linguistica
In grammatica, aggettivo d., pronome d., l’aggettivo o il pronome con il quale il parlante fa riferimento a un essere o a un oggetto, determinandone la collocazione spaziale o temporale. [...] o cotesto) e quello, si considerano aggettivi d. in italiano anche stesso e medesimo, i quali sono aggiunti a sostantivi o a pronomi personali con valore rafforzativo o per porre in rilievo l’identità di una persona, di una cosa. Funge da aggettivo d ...
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alcuno
Riccardo Ambrosini
Di questo pronome e aggettivo indefinito la forma scorciata del maschile singolare, alcun, è attestata 4 volte, tutte in poesia, nella Vita Nuova, ove ricorrono 27 volte il [...] alcun che perder lei s'attende, / e che dirà ne lo inferno, ove è chiara la trasposizione allusiva operata dal pronome indefinito.
L'uso aggettivale oscilla tra il valore di " qualche " delle attestazioni in frase positiva e quello di " nessuno " in ...
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troppo
Ugo Vignuzzi
Aggettivo (e pronome) indefinito non molto frequente nell'opera dantesca, con una ventina di occorrenze complessive, delle quali circa la metà nella Commedia.
Si presenta in rima, [...]
Sostanzialmente diverso dai precedenti, tanto formalmente (per l'assenza dell'articolo determinativo) quanto semanticamente, è invece l'impiego di t. come pronome indefinito: Pg XXIV 92 io perdo troppo / venendo teco sì a paro a paro.
Al plurale, il ...
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me
Di questa forma del pronome latino si registrano varie occorrenze nelle opere volgari di D., alcune come accusativo, altre come ablativo. Cfr., nel ‛ descort ' trilingue (Rime dubbie V), i vv. 18 [...] (semper insurgant contra me de limo) e 38 (amorem versus me), come accusativo; come ablativo, cfr. Vn II 4 Ecce deus fortior me; Pd XXV 25 coram me; e ancora Rime dubbie V 39 spes in me... durat ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...